Cottarelli & Boeri: sono quelli come loro l'elisir di lunga vita del governo gialloverde


Un mix di sguardi corrucciati con cui dispensare banalità e furbate un giorno si e l'altro pure


di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
12/10/2018 alle ore 16:13

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Non c'è alcun dubbio. Carlo Cottarelli e Tito Boeri sono uno degli elisir di lunga vita del governo gialloverde. Una preparazione efficace seppur non officinale. Un mix di sguardi corrucciati con cui dispensare banalità e furbate un giorno si e l'altro pure. Nel vuoto pneumatico dell'opposizione politica, con i forzisti in disfacimento e i piddini alla disperazione, Cottarelli e Boeri meritano a buon diritto l'etichetta.

Autorevoli e professorali per contratto, autoreferenziali anzitutto, sono loro che sempre più spesso avvertono, intimano, bacchettano. 

Tant'è che a Palazzo Chigi l'hanno capito in poco tempo: con siffatti avversari non c'è più bisogno di buttarla in propaganda. Ci pensano quei due, con la grancassa di giornali e tv, a far lievitare il consenso per Lega e Cinquestelle.

Un elisir, appunto. Cottarelli e Boeri non le mandano mai a dire: le dicono e basta. Sempre col ditino alzato e con quel fare supponente che ogni simpatia si porta via.

Un tandem prontissimo a spiegare come e dove stia sbagliando e quanto sia incapace e inetto questo governo e quanto invece siano nel giusto l'Ue, la Bce, l'Fmi e compagnia cantando.

A dispetto dei fatti e della logica, sono i loro i pareri più ricercati e più riportati. Fatto che spiega meglio di ogni indagine il perchè della crisi dell'editoria.

E tuttavia, più moltiplicano gli attacchi più a crescere non sono i consensi, ma il rigetto. Più pontificano, più danni apportano alla causa che dicono di sostenere: un'equazione praticamente perfetta.

Anche perchè di questi tempi è più facile verificare. E, a predicar più o meno bene e razzolare più o meno male si fanno figuracce e si compromette ogni credibilità.

Il presidente dell'Inps Boeri (voluto da Renzi!) blatera, ad esempio, di buchi miliardari futuri (100 miliardi, addirittura) se si dovesse toccare la Fornero. Ma la verità è altra. E gliel'ha spiegata a stretto giro il professor Paolo Savona: ".. a quanto mi risulta i pensionati si autofinanziano... lo Stato incassa dai pensionati 50 miliardi che è una somma superiore a quella che lo Stato dà per consentire lo sbilancio".

Chiaro, no? Ma Boeri non replica. Tace e sposta il tiro sulle "pensioni d'oro". La cui soglia lui abbasserebbe da 5000 a 2000 euro: il protagonismo della disperazione. Protagonismo analogo a quello di Cottarelli. Il quale, per dire, viene retribuito dalla "generosità" di Fabio Fazio e della Rai (coi soldi del canone!) con ben 6500 euro ad apparizione (max 30 minuti) per fare le pulci ai cattivoni di governo.

E così, quando in aggiunta si scopre anche che Cottarelli che difende così strenuamente la legge Fornero si è pensionato a 59 anni e intasca un assegno lordo di 18 mila euro mensili, la frittata è bella che servita. Un elisir. Non c'è alcun dubbio.

 

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