L'allarme di Israele sulle nuove mosse di Erdogan




Categoria: ESTERI
12/10/2018 alle ore 16:16



Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, al termine dell’ultimo vertice sul gas con Cipro e Grecia, ha lanciato l'allarme in tre settori centrali: su Turchia e Nato, sui missili russi S400, sugli F35 e sulle strategie in Siria.

Ecco le sue parole rivelate, secondo fonti diplomatiche, al ministro degli esteri cipriota Nikos Christodoulides: “Erdogan è spericolato e imprevedibile, io sono pessimista, è una contraddizione che un membro della Nato come la Turchia acquisti missili russi S-400. Sono anche preoccupato per l’acquisto degli aerei F-35 dagli Stati Uniti”, parole queste, che testimoniano i timori di Israele per le mosse di Erdogan.

Secondo Netanyahu infatti “non si possono più sottovalutare” i movimenti di Erdogan nel Mediterraneo orientale. Preoccupazioni espresse anche sul versante economico-finanziario, “esiste un problema sistemico in Turchia”.

Le paure israeliane sono emerse anche sul dossier siriano: “Oggi non abbiamo più scambi di informazioni con la Turchia sulla Siria”. E per questo è temuta una azione turca avventata, tanto sulla Siria quanto sugli equilibri mediterranei. Nell’ultima dichiarazione pubblica, infatti Erdogan, in merito alla Siria, si era detto propenso ad una nuova operazione, attraverso il confine, nella Siria settentrionale, in zone detenute da combattenti curdi siriani.

Netanyahu ha rimarcato la propria preoccupazione anche in relazione ai possibili movimenti turchi durante la perforazione previsti nei prossimi mesi nei blocchi della Zona economica esclusiva di Cipro, già assegnati con regolare gara internazionale a top player come Exxon, Total ed Eni.

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