Daniela, l'imprecazione e la denuncia


L'inviata della Tgr è appena uscita dalla Polpost, nella denuncia scrive che quel video, rimbalzato su tutti i social


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
09/10/2018 alle ore 10:00



E’ andata a presentare denuncia. Perchè vuole sapere da dove e perché spunta fuori proprio adesso un video datato cinque anni fa. Daniela Senepa ha un dubbio, e vuole toglierselo, soprattutto adesso che la Rai potrebbe prendersela con lei. 

L’inviata della Tgr è appena uscita dalla Polpost, nella denuncia scrive che quel video, rimbalzato su tutti i social e finito persino su Corriere-it e su Striscia, con mila e mila condivisioni, è conservato negli archivi Rai. Un spunto, per gli investigatori; una tutela, per lei.

Sono i giorni della tragedia di Città S.Angelo, un’esplosione fa saltare in aria la fabbrica di fuochi d’artificio, ci sono morti e feriti tra i quali anche un vigile del fuoco, e le fiamme distruggono mezza collina. Daniela è in diretta su Rainews, è sul ciglio della strada: un’ambulanza passandole accanto la colpisce ad una mano con lo specchietto retrovisore. E lei, tosta e verace come sempre, se ne esce con una colorita imprecazione in dialetto abruzzese, e alzi la mano chi non se l’è fatta scappare mai, una reazione spontanea che in queste ore fa il giro del mondo.

Poi si copre la bocca, ma continua imperterrita la diretta, ogni tanto si guarda la mano, che più tardi si farà medicare e fasciare.

“Ricordo sommessamente che i video Rai sono proprietà Rai e vige inoltre una proprietà del diritto di immagine. Ben venga la satira che è sempre sinonimo di intelligenza e libertà mentre insulti e derisioni sono degni dei loro autori”,

è il suo unico commento apparso su Facebook. E’ il segno che qualcosa di grave sta accadendo.

Tanta solidarietà, tanto affetto, tanti evviva e anche molte critiche. Ma il punto è un altro: una giornalista pluripremiata come lei, che si è distinta per l’impegno durante il terremoto dell’Aquila, che fa questo lavoro da 30 anni, che è sempre in giro per l’Abruzzo a raccontare i fatti di cronaca più efferati e gli scandali più grandi con professionalità e competenza macinando centinaia di chilometri al giorno, che è diventata l’eroina dei cittadini aquilani che la considerano una di loro, va a finire che adesso conquisti la ribalta per un’imprecazione colorita? O, peggio, rischi un richiamo dalla sua azienda?

No, Daniela non ci sta. Intanto vuole vederci chiaro. Se qualcuno l’ha tradita, o le ha tirato un’imboscata, vuole smascherarlo. E vuole che vengano puniti quelli, pochi per la verità, che l’hanno insultata.

E ci sta tutto: perché alla fine nessuno, in questa clamorosa vicenda, ha sottolineato che lei ha continuato a fare la cronaca di quella tragedia come se nulla fosse, quel giorno e ancora per giorni e giorni, col braccio fasciato e il dolore alle stelle, e che non si è messa in malattia, che non ha mollato neppure per un attimo, che è rimasta a lavorare fino all’ultimo secondo utile, raccontando il dolore, le ferite, le lacrime di tutta quella gente.

 

ps: E adesso, ci mancherebbe pure che una giornalista che ha una storia così finisca censurata per un’imprecazione. No, non è proprio possibile.

 

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