Migranti, Renzi: Serve il numero chiuso ma lo Ius soli è una legge sacrosanta


Il segretario del Pd dice basta alla logica buonista. Critiche dalle opposizioni: fa solo propaganda e si contraddice


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
07/07/2017 alle ore 16:40



"Serve il numero chiuso sui  migranti ma lo Ius soli è una legge sacrosanta”. Dopo il no dei Paesi dell'Unione europea alla richiesta italiana di aprire i loro porti agli sbarchi di migranti, il segretario del Pd Matteo Renzi prende posizione sul tema dei rifugiati. Una posizione che le opposizioni giudicano tardiva e, soprattutto, in contraddizione con la linea seguita ai tempi in cui era presidente del Consiglio. "Chi dice che lo ius soli rovina l’Italia non si rende conto che è una norma di civiltà, non c’entra con la sicurezza - premette Renzi -. Ma dobbiamo anche dire che ci deve essere un numero chiuso di arrivi, non ci dobbiamo sentire in colpa se non possiamo accogliere tutti. Noi dobbiamo salvare tutti, ma non possiamo accogliere tutti". Insomma, sostiene l'ex premier, sulla questione migranti occorre "uno sguardo d'insieme uscendo dalla logica buonista e terzomondista". E, "aver accettato i due regolamenti di Dublino, come hanno fatto gli esecutivi italiani del 2003 e del 2013, è stato un errore clamoroso". Ma per le opposizioni le parole di Renzi arrivano troppo tardi. "Ormai da settimane Renzi sta portando avanti un'opera di vero e proprio revisionismo storico, rileggendo, distorcendo e mistificando tutto ciò che è accaduto negli ultimi tre anni e mezzo - sottolinea il deputato di FI Francesco Paolo Sisto -. Un tentativo grottesco che oggi culmina nel disconoscimento di qualsiasi responsabilità sull'invasione migratoria che sta investendo l'Italia. Dopo aver stipato i nostri centri di accoglienza, le citta' e persino le stazioni ferroviarie di immigrati e clandestini, è surreale che il segretario del Pd parli di 'numero chiuso' per gli arrivi". "Renzi propone accessi a numero chiuso per i migranti? La domanda è sempre la stessa - attacca il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5s) - perché non lo ha fatto quando era al governo? Lo dice adesso dopo che è stato silurato dagli italiani". Per il capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli "sul tetto massimo agli immigrati, il segretario del Pd Renzi smentisce l'ex presidente del Consiglio Renzi. Peccato - fa notare - che questa improvvisa conversione sia arrivata quando i buoi sono ormai scappati dalla stalla e fa ancora più rabbia constatare la sua superbia quando lo ammonivamo di ciò che sarebbe accaduto. Se è un tentativo di recuperare il rapporto con elettori che sono stati messi in ginocchio a causa dei suoi abbagli, non funzionerà". Il deputato di Mdp Arturo Scotto è dello stesso parere. "Il numero chiuso per i migranti è una mossa propagandistica - osserva -. È sbagliato e tecnicamente non si può fare. La cosa più saggia sarebbe superare la Bossi-Fini come da tempo chiedono le associazioni e tornare a un governo dei flussi migratori attraverso regolari accordi con i Paesi. Noi - conclude - siamo per aprire una discussione vera su questo terreno e votare l'abolizione della Bossi-Fini".

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