Fallimenti, l'Abruzzo pecora nera


In Italia sono diminuiti del 5,7 per cento mentre qui aumentano del 2,4 per cento. Lo dice l'Osservatorio fallimenti


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
02/10/2018 alle ore 10:00

Tag correlati: #mandara#maperò

Mai così pochi da sette anni a questa parte. Mai così netto il calo nelle altre regioni. Mai così decisa la flessione. Mai così, ma non in Abruzzo. E’ sempre fanalino di coda o pecora nera la Regione Abruzzo in tema di economia e dintorni: i fallimenti in Italia sono diminuiti del 5,7 per cento mentre qui aumentano del 2,4 per cento.

Lo dice l’”Osservatorio fallimenti, procedure e chiusure di imprese” di Cerved, primario operatore in Italia nell’analisi e nella gestione del rischio di credito e nella fornitura di soluzioni commerciali e marketing per le aziende, che ha analizzato i dati del primo semestre 2018.

Non diminuiscono soltanto i fallimenti, ma anche le procedure concorsuali diverse dal fallimento, trascinate dal crollo dei concordati preventivi mentre aumenta il numero degli imprenditori che decide di liquidare volontariamente le società in bonis.

Insomma, un trend positivo che dura da undici trimestri consecutivi, cioè dalla fine del 2015: 2.949 le imprese che hanno portato i libri in tribunale, un anno prima erano 3.236 (-8,9%). In tutto, nella prima metà del 2018, sono fallite 5.964 società, il 5,7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017.

Ancora più sostenuto il calo dei default diversi dal fallimento: tra gennaio e giugno sono state avviate 709 pratiche, un quinto in meno dell’anno precedente. Inversione di tendenza per le liquidazioni coatte amministrative (-18,9% su base annua), che erano risultate in crescita fino ai primi tre mesi dell’anno.

Un miglioramento che tarda a manifestarsi in Calabria, Lazio e Sicilia, dove i fallimenti sono tornati ad aumentare. O come in Abruzzo, dove si è passati dai 126 del 2017 ai 129 del 2018 con un incremento del 2,4%. E tutto mentre nel Sud e nelle isole i fallimenti sono in netto calo (-5,1% su base annua): 1.603 grazie al miglioramento di Puglia, Campania, Molise e Sardegna.

 

ps: Ma non dell’Abruzzo: il governo della Regione ha portato anche a questo, nessun sostegno ai ceti deboli e neppure alle imprese

 

twitter@ImpaginatoTw