Cna Abruzzo, Export abruzzese: Mezzi di trasporto in crescita dell'11%


Lo studio realizzato per la Cna Abruzzo, da parte di Aldo Ronci, ha esaminato l'andamento delle esportazioni nel secondo trimestre del 2018.


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
19/09/2018 alle ore 17:41



Lo studio realizzato per la Cna Abruzzo, da parte di Aldo Ronci, ha esaminato l’andamento delle esportazioni nel secondo trimestre del 2018.

L’analisi ha rilevato che le grandi aziende delle automotive del Chietino non sono più sole: ad aiutare le esportazioni abruzzesi arriva infatti il contributo performante del territorio pescarese.

La ricerca di Ronci, presentata a Pescara nel corso di una conferenza stampa tenuta dal presidente Savino Saraceni e dal direttore regionale della Cna Abruzzo, Graziano Di Costanzo, ha quindi evidenziato che tra aprile e giugno di quest’anno «i mezzi di trasporto hanno ottenuto un incremento di 115 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, mentre l’insieme degli altri prodotti destinati oltre confine è decresciuto di 44 milioni. In valore percentuale, l’export dei mezzi di trasporto cresce dell’11%, superiore al 6,8% nazionale; mentre il resto del paniere dei prodotti destinati alle esportazioni subisce il processo contrario, ovvero un decremento del 3,8%. Dato, questo, in netta controtendenza con quello nazionale, che parla al contrario di un aumento del 3,7%».

Stavolta però, non è tutto merito esclusivo della città Chieti ad incrementare le cifre del made in Abruzzo, ma inaspettatamente anche la provincia pescarese ci ha messo del suo: il Pescarese fa infatti registrare un aumento di ben 86 milioni di euro su un totale di 115 (con addirittura il 720% di aumento, e destinazioni che riguardano soprattutto i mercati sudamericani).

Mentre nel Chietino, che certamente beneficia della presenza sul suo territorio di grandi aziende, l’incremento si ferma molto più giù, ovvero a quota 32 milioni (+3,2%).

Le variazioni dell’export nelle province abruzzesi sono state del tutto disomogenee: a Pescara, grazie ai mezzi di trasporto, nel secondo trimestre del 2018, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, cresce di ben 80 milioni, all’Aquila di 13, a Teramo rimane stazionario, mentre a Chieti addirittura decresce di 17 milioni.

Ma se da una parte, l’ambito dei mezzi di trasporto gratifica l’Abruzzo, negli altri settori del mondo produttivo abruzzese si registrano dati preoccupanti, fatta eccezione per abbigliamento e pellami (+ 16 milioni; 17,5% in più), gomma e plastica (+1;3; +7,8%) prodotti elettrici (+7; +11,8%).

Per tutti gli altri, si rileva invece un andamento negativo, come dimostrano i numeri degli apparecchi elettronici (-5; -8%), dei prodotti alimentari (-7; -5%), dei farmaceutici (-7; -8,4%), dei prodotti in metallo (-8; -6,5%), dei macchinari e apparecchiature (-64; -25,8%).

Ecco cosa ha dichiarato in merito a questi numeri, il presidente della Cna Abruzzo, Saraceni: “I dati suonano a conferma soprattutto delle difficoltà che incontra il mondo della micro impresa e dell’artigianato, cioè quello meno attrezzato ad affrontare le sfide poste dai mercati esteri e dalla globalizzazione. E che proprio per questo è più bisognoso di sostegno pubblico e di politiche in grado di consentire loro di attrezzarsi con più efficacia a queste sfide”.

E poi, Di Costanzo ha posto l’accento «sui limiti e i problemi che più in generale la nostra regione manifesta: perché a fare il paio con i limiti che segnalano le nostre esportazioni, ci sono anche i dati relativi alla scarsa capacità di spesa dei fondi comunitari da parte dell’Abruzzo».

twitter@ImpaginatoTw