Voto anticipato in Abruzzo, la versione di Melilla


"La violenza verbale con cui le forze di destra e grilline si sono scagliate contro questa decisione, è inaccettabile"


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
19/09/2018 alle ore 13:36

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Ricevamo dall'on. Gianni Melilla * :

 

“La data delle prossime elezioni regionali è stata decisa dal vertice della Regione Abruzzo e dalla più alta carica della Magistratura abruzzese, la Presidente della Corte d’Appello Fabrizia Francabanera, che gode di un prestigio indiscusso per la sua imparzialità e professionalità dimostrate in decenni di attività di Giudice.

La violenza verbale con cui le forze di destra e grilline si sono scagliate contro questa decisione, è inaccettabile e dimostra una preoccupante assenza di cultura della legalità e di rispetto nei confronti della Istituzione Regionale e della Magistratura.

Il centrodestra nella scorsa legislatura rinvió di 6 mesi, con una legge, la data delle elezioni regionali, prolungando la vita della Giunta di centrodestra oltre il limite costituzionale di 5 anni. Il tutto, si disse, per risparmiare sui costi delle elezioni.

Nel 2008 le elezioni regionali anticipate furono svolte in una data assurda, a metà dicembre, in pieno clima natalizio, sull’onda delle forche sventolate contro Del Turco, e il risultato fu la partecipazione di appena la metà del corpo elettorale e naturalmente la vittoria (striminzita) di chi cavalcò l’ondata giustizialista di cui fu poi vittima 5 anni dopo con le famose inchieste su spese pazze, cene e alberghi a 5 stelle.

Una elezione regionale costa 8 milioni di euro e se fosse dipeso da me avrei accorpato in una unica data le elezioni regionali con quelle che si svolgeranno in primavera.

Sarebbe stato il modo per risparmiare milioni di euro che potevano destinate ad esempio a investimenti pubblici per migliorare la vita dei cittadini abruzzesi.Ma la mia è solo una opinione che deve fare i conti con il rispetto delle leggi vigenti in materia elettorale.

Si è scelta con argomenti solidi sul piano giuridico la data del 10 febbraio: mi va bene perché prima di tutto viene il rispetto delle regole che è alla base della decisione presa a ragione veduta dalla Presidente della Corte d’Appello e dal Presidente della Regione Abruzzo.

Occorre che i cittadini reagiscano a questa indecente aggressione alle regole democratiche. State zitti o rimanete indifferenti, è come avvallare queste forme di squadrismo antistituzionale”.

 

* Gianni Melilla, presidente emerito del Consiglio Regionale dell’Abruzzo