Elezioni regionali, Forza Italia vuole una data (certa e plausibile)


"Chiediamo al Presidente Giovanni Lolli di comunicarci una data per le elezioni che per noi devono tenersi entro il 2 dicembre di quest'anno; altrimenti occuperemo sin da oggi l'aula consiliare".


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
14/09/2018 alle ore 16:13



In merito alle Elezioni regionali i consiglieri forzisti, Lorenzo Sospiri, Paolo Gatti e Mauro Febbo, hanno dichiarato: “L'Abruzzo deve tornare al più presto al voto e deve farlo entro il 2018. Chiediamo al Presidente Giovanni Lolli di comunicarci una data per le elezioni che per noi devono tenersi entro il 2 dicembre di quest'anno; in caso contrario occuperemo sin da oggi l'aula consiliare dell'Assemblea legislativa”.

Ed ancora: “Si continua a nascondersi dietro alla decisione della Corte d'Appello, quando la dottoressa Francabandera non ha nessuna responsabilità sulla decisione della data delle prossime elezioni regionali. Vogliamo chiarire per l'ennesima volta come il compito di decidere la data delle elezione sia in capo al vice presidente Lolli che, sentito il Presidente del Consiglio regionale Di Pangrazio, hanno il dovere di proporre una data plausibile nei termini previsti dalla Legge elettorale, Statuto e norme vigenti”.

Hanno poi continuato: "D'Alfonso si è dimesso ad agosto, da allora il Consiglio regionale è fermo e tutte le emergenze dei territori non ricevono una risposta. L'Assemblea non si riunisce da tempo e la questione della mancanza dei fondi per svolgere le elezioni è un finto problema, basterebbe un'anticipazione di cassa. Questa assise consiliare costa alle casse regionali 465 mila euro al mese e malauguratamente dovessimo andare a votare a marzo 2019, butteremmo al vento ben 2.790.000 di euro senza produrre nulla”.

Ed ancora: “Sappiamo che Lolli ha incontrato la Presidente della Corte d'Appello pochi giorni fa, vogliamo sapere cosa si sono detti e se c'è una data per le elezioni regionali. In caso contrario mobiliteremo sindaci e territori contro questo continuo gioco dello scarica barile. L'Abruzzo ha bisogno di tornare alla normalità, e la normalità in democrazia è che dopo le dimissioni di D'Alfonso e lo scioglimento del Consiglio regionale, si torna al voto e si restituisce la parola ai cittadini”, dicendosi fermamente contrari all'ipotesi di andare al voto tra febbraio e marzo 2019.

Hanno infine concluso i consiglieri: “È urgente tornare al voto per rispetto degli abruzzesi, una comunità di 1.300.000 abitanti circa, che ha il diritto di essere rappresentata da un Consiglio e da una Giunta legittimata, che torni al più presto al lavoro con risposte e progettualità serie, dopo i gravi danni causati dal centrosinistra".

Alla conferenza stampa hanno partecipato i sindaci di Tortoreto, Colledara, Nereto, Penne S. Andrea, Notaresco, Castel Castagna, Corropoli, Ancarano, l'ex sindaco di Atri Gabriele Astolfi e l'assessore comunale Amelide Francia di Isola del Gran Sasso.

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