Migrazioni, per la stampa spagnola l'Italia è sola




Categoria: ESTERI
05/07/2017 alle ore 09:26



Madrid - L'Italia chiede aiuto, l'Unione europea risponde senza convincere, l'Austria blinda le frontiere.

Sul tema migranti, la stampa in lingua spagnola pare concorde nel descrivere un quadro di sostanziale isolamento dell'Italia, aggravato dalle promesse austriache di nuovi mezzi militari al Brennero. "La richiesta di aiuto dell'Italia alla Ue per la crisi migratoria non ha ottenuto l'effetto che il governo di Paolo Gentiloni si augurava", scrive "El Pais". La Commissione europea ha risposto "in modo vago" impegnandosi ad elaborare un piano per accelerare la ricollocazione dei rifugiati e un codice di condotta per le organizzazioni non governative che intervengono nelle operazioni di salvataggio. Ma "evitando di menzionare la principale richiesta italiana" sul tema: "che le persone salvate siano sbarcate nei paesi di cui battono bandiera le imbarcazioni" delle ong, "in molti casi spagnole e francesi".

"L'Italia si sente isolata e senza il sufficiente appoggio dell'Unione europea", scrive il quotidiano "Abc" fotografando l'attuale cartina continentale: "al rifiuto di Francia e Spagna di far sbarcare nei loro porti i migranti provenienti dalla Libai, notizia molto evidenziata nelle prime pagine dei giornali più importanti del paese, si è aggiunta martedì la minaccia dell'Austria di chiudere il valico del Brennero". L'Austria "ha raddoppiato la pressione in materia di rifugiati", si legge su "El Mundo", mentre in Argentina il quotidiano "Clarin" scrive che "nessuno in Europa ha mostrato interesse nell'aiutare l'Italia", sulla gestione dei flussi migratori. La testata sottolinea che le prese di posizione di Vienna sono prova che l'Austria vede "nell'arrivo dei rifugiati e dei migranti una crisi militare e di sicurezza più che una crisi umanitaria" e che il discorso ben si intona al clima di campagna elettorale che vive il paese alpino.

A completare il quadro, ci sono le parole di Vincent Cochetel, inviato speciale dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) nel Mediterraneo: "non è possibile che tutti quanti sbarchino in Italia", ha detto Cochetel, intervistato da "El Pais". "Occorre condividere le responsabilità, non solo dal punto di vista europea, ma anche mediterraneo, con meccanismi innovativi che permettano di separare la responsabilità di portarli a riva da quella di trovare per loro una soluzione", ha spiegato il funzionario in una intervista che affronta anche altri aspetti della crisi migratoria, dai "modesti" risultati dell'operazione Sophia alla mancanza di una lotta coordinata contro le mafie del traffico di esseri umani, alla necessità di impedire che i paesi Ue vendano alla Libia i motori delle barche della morte.

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