Migranti, un codice di condotta in vista per le Ong




Categoria: ESTERI
04/07/2017 alle ore 11:14



Il tono delle polemiche è sceso di livello dopo la riunione di emergenza svoltasi nella serata di domenica 2 luglio a Parigi tra i ministro dell'Interno francese, italiano e tedesco alla presenza del commissario Ue alle Migrazioni, il greco Dimitris Avramopoulos: lo scrive sul quotidiano economico francese "Les Ecos" il corrispondente da Roma Olivier Tosseri, secondo cui tuttavia la Francia si è ben guardata di accogliere la domanda dell'Italia di aprire i suoi porti ai migranti per alleviare l'eccezionale afflusso di migranti che sta sommergendo la Penisola. Il governo di Roma ha messo nel mirino in particolare le navi affittate dalle organizzazioni no-governative francesi che raccolgono i candidati all'asilo in Mediterraneo al largo delle coste della Libia: ma essendo in stragrande maggioranza mossi da motivi economici, e non avendo quindi i requisiti per ottenere l'asilo politico, il governo francese non ha alcuna intenzione di aprir loro le sue frontiere. Alle richieste italiane, i partner europei hanno contro-proposto di aumentare il proprio contributo alla gestione dell'accoglienza dei migranti sul suolo dell'Italia ed al tentativo di ridurne l'afflusso, aiutando la Libia a rafforzare i controlli alle sue frontiere meridionali e le operazioni dei guardiacoste libici tese a bloccare la partenza dei barconi dei trafficanti di uomini. Si è parlato anche delle politiche di rimpatrio dei migranti che non ottengono il diritto d'asilo, anche se tutti sanno che in pratica si tratta di operazioni molto difficili da realizzare. L'unica novità è che i ministri hanno deciso di lavorare insieme ad un "codice di condotta" delle Ong accusate di facilitare il compito dei trafficanti andando a ripescare i migranti sempre più vicino alle coste della Libia: la redazione di questo vademecum è stata affidata all'Italia e l'intero pacchetto dovrebbe essere presentato per l'approvazione al vertice dei ministri dell'Interno dell'Unione Europea che si terrà a Tallin, in Estonia, dopodomani giovedì 6 luglio.

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