L'Aquila, ecco come sarà la Perdonanza Celestiniana


Riconciliazione, rinascita, famiglia dal cammino del perdono questi i temi della 724 Perdonanza Celestiniana


di Redazione
Categoria: Eventi e Cultura
25/07/2018 alle ore 07:53



Tutto pronto a L’Aquila per la Perdonanza Celestiniana. Il Rito che si svolge da 724 anni e che permette di varcare la Porta Santa della Basilica di S. Maria di Collemaggio a L’Aquila, per ricevere l’indulgenza plenaria in un atto intimo e coinvolgente così come voluto da Papa Celestino V , riconciliazione profonda e pura di una comunità che in questi ultimi anni ha dovuto ritrovare in se stessa la necessaria forza per illuminare con rinnovata luce i propri luoghi.

Una novità è rappresentata dal rientro nella Basilica di Collemaggio dopo il restauro effettuato dopo il sisma. Il Comitato della Perdonanza quest’anno ha deciso di creare incontri periodici con la stampa locale, seguire e raccontare insieme lo spirito di rinnovamento che inizia quest’anno e troverà compimento nei prossimi due anni.

“ E’ l’unicità che parla dell’Aquila, un cantiere artistico, un museo e un teatro a cielo aperto – il Teatro del Perdono “ : questa è l’idea del Maestro Leonardo De Amicis, direttore artistico di questa 724 Edizione.

I temi principali di questa Perdonanza celestiniana saranno la famiglia, i giovani, le origini, la pace, la solidarietà e la riconciliazione, temi che appartegono da sempre alla Bolla del Perdono.

Spettacoli, momenti culturali, musicisti e cantanti caratterizzeranno questa nuova edizione della Perdonanza celestiniana.

Il Teatro del Perdono, appositamente allestito come tale dinanzi la Basilica di S. Maria di Collemaggio, sarà lo spazio elettivo del nuovo processo di partecipazione.

Alla conferenza stampa della presentazione di questa edizione della Perdonanza Celestiniana è intervenuto il sindaco dell’Aquila Biondi che ha dichiarato: “Il recupero del territorio insieme ad una sobrietà di fondo, che non deve essere intesa come sinonimo di tristezza, ma anzi di gioia e festiva partecipazione. Questa sarà per noi la cifra stilistica della 724° edizione della Perdonanza, ricorrenza forse la più importante dell’Aquila. Siamo partiti dalle indicazioni delineate nelle linee guida del Comitato della Perdonanza e seguiremo nei tre anni una programmazione cadenzata che coinciderà, nella prossima edizione, con decennale dal sisma del 2009. Ogni anno sarà posta attenzione ad uno dei paesi del territorio, quest’anno partiamo dal Comune di Collepietro, inserendo uno dei loro eventi nel programma della Perdonanza. Durante la sfilata del corteo i gonfaloni dei comuni che contribuirono alla fondazione della città saranno raggruppati sotto le insegne dei quattro quarti. Vorrei che il corteo divenisse una grande sfilata di partecipazione collettiva, al fine di recuperare il sentimento popolare e di avvicinamento all’apertura della Porta Santa. Seguiamo e seguiremo meticolosamente le direttive del MIBAC riguardo la costruzione del dossier che ci porterà agli ultimi atti per il riconoscimento come patrimonio immateriale dell’UNESCO”.

Oltre al sindaco presente anche la parte artistica con il Maestro Leonardo De Amicis: “Il mio obiettivo – dichiara il maestro - è creare un percorso parallelo ad ogni evento ricreativo e culturale, con l’intento di costruire una tessitura di accadimenti che coinvolga quanti si avvicineranno alla città per assistere e vivere appieno questa grande manifestazione , celebrando il Dono del Perdono con una Grande Festa. I tempi più lunghi per organizzare il programma, sono serviti per comprendere fino in fondo come modificare senza distruggere la storia precedente, che rappresenta la base del nostro percorso. Al centro di tutto troviamo il Perdono simbolo della Rinascita. Così come l’attesa del Fuoco del Morrone equivarrà alla nostra attesa per una ricostruzione materiale ed emotiva. Ho inteso creare un’unicità artistica in modo da lasciare alla città dell’Aquila una propria personale programmazione che prevede eventi di produzione in cui gli artisti verranno per lasciare in dono qualcosa di loro stessi e insieme alla comunità vivere un’esperienza unica per tutti noi. Molti saranno in città già dal 17 agosto per le prove e li coinvolgeremo il più possibile nella nostra azione ”.

 

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