Proposta-Carfagna sulle partite iva: pro e contro secondo Lancia e Tiberio


Fdi: "Una boccata d'ossigeno per i lavoratori". Confcommercio: "Applicare al più presto anche la web tax"


di Anna Di Donato
Categoria: ABRUZZO
13/07/2018 alle ore 14:41

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Aumentare a 50mila euro il regime forfettario delle Partite Iva. Questa la proposta del vicepresidente della Camera Mara Carfagna. Quali i benefici e quale mossa occorrerebbe per tutelare la libera professione? Impaginato.it lo ha chiesto a Ersilia Lancia, avvocato, vice capogruppo di Fratelli d’Italia all'Aquila e a Marisa Tiberio, presidente provinciale di Confcommercio Chieti. 

“Si tratta di un regime fiscale di vantaggio, che premia chi si inventa il lavoro e intende ripartire con una cosa nuova dopo un percorso lavorativo andato male -, commenta Lancia - sarebbe una boccata d’ossigeno perché porterebbe semplificazione per un’ampia fascia di lavoratori e professionisti. Anche qui però c’è sempre la questione della copertura finanziaria. A tal proposito, c’è una proposta importantissima fatta da Fratelli d’Italia in campagna elettorale. Proprio quando si parlava di Flat Tax, noi fummo gli unici a parlare di una misura che si può adottare immediatamente. Si tratta della tassa piatta al 15% sui redditi incrementali. Ciò vuol dire che se l’anno precedente si è guadagnato 50, su ciò che si guadagna in più nell’anno corrente rispetto ai 50, si paga il 15%. È una misura immediata che non comporta una problematica di copertura finanziaria, che fa emergere il sommerso e invoglia a lavorare”.

Per quel che riguarda la mossa che occorrerebbe per tutelare la libera professione, continua, “avremmo bisogno di una rivalutazione totale del sistema, che passa attraverso una semplificazione, un sistema fiscale più equo, l’abolizione dello spesometro, degli studi di settore. Ci vuole un welfare, uguale per tutti i lavoratori, quelli autonomi in modo particolare e per le donne”.

Secondo Marisa Tiberio, “come Confcommercio confidiamo molto nell’operato di questo Governo e abbiamo fatto una serie di proposte ai segretari dei partiti e quindi anche a Salvini e Di Maio. Abbiamo ben chiaro di cosa abbiamo bisogno. Recentemente abbiamo lanciato un hashtag: #stessomercato #stesseregole. Viviamo in un mondo economico assolutamente drogato. Le liberalizzazioni di Monti non hanno prodotto gli effetti desiderati e ciò ha portato alla creazione di lobby e alla depauperizzazione della categoria del piccolo imprenditore. Vi sono delle responsabilità politiche che sono tutte le autorizzazioni concesse alla grande distribuzione e delle responsabilità con l’avvento della tecnologia”.

E aggiunge: “Tutto il mondo del web non è assolutamente regolarizzato. Abbiamo chiesto al governo che si applichi al più presto la web tax. In questo modo, anche chi vende online tramite e-commerce, deve pagare le tasse così come le paghiamo noi. Va fatto un passo indietro, se si vuole tutelare il Made in Italy e tutta la piccola imprenditoria, spina dorsale del nostro Paese. Bisogna inoltre combattere abusivismo e contraffazione, fenomeni dilaganti”.

 

 

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