Quella rivoluzione adriatica, slava e balcanica che promuove di scatto Russia 2018


I croati in tutto sono 4 milioni e se ne fregano delle ossessioni di baricentro della politica dell'Europa Occidentale


di Silvio Sarta
Categoria: (S)arti Mondiali
12/07/2018 alle ore 07:42

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Peccato che la geografia, di fatto, almeno a scuola non esista più...che nessuno, a partire dai giovani, abbia il gusto di liberare da dentro di sè la voglia di sapere dove siamo, vicino a chi, a contatto con quale mare o montagna, eredi di quale storia vicina o profonda... 

Davvero peccato, perchè nessuna app riuscirà oggi a decifrare l'essenza della rivoluzione adriatica, slava e balcanica che promuove di scatto Russia 2018 a novità planetaria del calcio.

La Croazia farà braccio di ferro con la Francia domenica prossima per il Titolo Mondiale e ciò sarà meritato e logico, visto che i croati da anni riescono a sintetizzare, soprattutto quando cercano fortuna e ricchezza all'estero, talento, tattica e coraggio da vendere.

Fin qui nessuna novità...sono cromosomi geografici appunto... Da un mese però, tra mare Adriatico e Balcani si è affacciata la continuità, ovvero la capacità di dar corso alla propria forza, partita dopo partita e non una o due volte soltanto.

Contro l'Inghilterra che arrembava e segnava subito, gli uomini dell'est che vivono dappertutto (metà squadra in Italia), si compattavano, vincevano alla lunga ogni duello a centrocampo, trovavano progressive geometrie scacciando l'ansia e continuavano a correre. Si può scrivere facilmente calcio moderno, si deve leggere semplicemente spirito antico.

20 milioni di francesi hanno tifato in tivvù la propria squadra franco-africana e aspettano il bis della vittoria di vent'anni fa sul Brasile e la vendetta sul fantasma dell'Italia del 2006, mentre i croati in tutto sono 4 milioni e se ne fregano delle ossessioni di baricentro della politica dell'Europa Occidentale e del Mondo intero.

La geografia (con la sua gemella Storia) spiega eccome. Una volta di più vale il grido disperato e inattuale secondo il quale il calcio non è solo fisico e denaro, ma anche Cultura e Conoscenza. Varrà la pena avvicinarsi alla Finalissima con questi parametri che noi di solito atrofizziamo sottotraccia per dissotterrarli magari ad hoc quando siamo nei guai.

W la geografia! W la Storia! W il calcio. Tanto, oggi, noi e gli altri, sbirciamo il tutto da dietro la lavagna...

 

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