Felici in campo, maledetti nei ghetti delle banlieue: ecco la prima finalista di Russia 2018


Ora la scena è per inglesi e croati. A quale squadra toccherà la benedizione del sempre allegro tifo dei russi?


di Silvio Sarta
Categoria: (S)arti Mondiali
11/07/2018 alle ore 08:05

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Macron in tribuna d'onore era felice e pareva saltellare qua e là come un bambino, perchè la sua Francia nera e integrata a suon di soldi superava di quanto basta il Belgio per affacciarsi alla Finalissima di domenica prossima. 

Felici in campo, maledetti nei ghetti sparsi (da quelle parti si chiamano banlieue) dove il brodo eterno e irreversibile di coltura si chiama odio e il biglietto d'ingresso nella propria vita non può che essere timbrato con la violenza.

Peraltro, specularmente, in Belgio, vedi Molenbeeck, inaccessibile tempio musulmano piantato a due passi dal Parlamento Europeo, l'integrazione riesce solo con i conti in banca extralarge di pochi a fronte di storici e continuati peccati mortali nell'Africa nera.

Certamente la Francia merita l'atto finale di Russia 2018 e certamente l'avrebbe meritato, in assoluto il Belgio, il cui ciclo è finito ieri con rimpianti che non si asciugheranno in fretta.

Ora la scena è per inglesi e croati. A quale squadra toccherà la benedizione del sempre allegro tifo dei russi? Facilissima risposta: a nessuna. Con i primi esiste da un pò addirittura una guerra di spie con tanto di veleno (vero) che sprizza; con i secondi pesano le parole in libertà di Vida, schieratosi apertamente dopo un gol in favore dell' l'Ucraina ancora in armi contro il Risiko di Putin.

Come lo era per Francia Belgio, anche per la seconda semifinale è difficile scommettere. I giocatori sono stanchi, ovviamente, ma correranno tutti come matti, come fecero peraltro dal primo minuto di quell'ormai remota partita inaugurale con l'Arabia Saudita sparring partner, gli eroi di casa post-sovietici, di cui oggi, a eliminazione consumata (guarda caso) in troppi dicono che sniffassero ammoniaca per giocare a ritmo invasato per almeno settanta minuti.

Voci, malizie, cattiverie...ma siamo seri, per favore! Qui nella remota Italia, ad esempio, al riparo dalle frivolezze di Mosca o San Pietroburgo, stiamo letteralmente ristrutturando e rilanciando nel Mondo intero la serie A. Ronaldo alla Juventus a questo serve e settecentotrentamila euro abbondanti a settimana per quattro anni faranno bene a tutti, non solo a lui..

Capito? No. Temo che non tutti abbiano capito...

 

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