Tutti hanno fallito, nessuno ha davvero fallito: è Russia 2018


Nel frattempo vi racconto quel telegramma a Boniperti che chiese il mio licenziamento dal Processo di Biscardi



Ma perchè mai la Svezia non dovrebbe addirittura vincere il Mondiale? In tal caso verrebbe livellato il flop di tutte le altre, Germania in testa, e il brand da democrazia diretta di questo torneo, dove tutti guardano tutto con poco o nessun coinvolgimento emotivo, seguirebbe un flusso di marketing assolutamente logico nella sua apparente stranezza. 

Tutti hanno fallito, nessuno ha davvero fallito. Inoltre il cielo azzurro saprebbe d'incanto di primavera al ricordo, molto meno aspro nel caso, della sbandata mediocre ed epocale dell'Italia del Ventura che fu nel novembre nero svedese...

Le agenzie di scommesse lavorano accanite, per la verità da noi con meno clamore, visto il ridimensionamento pubblicitario che improvvisamente viene richiesto. Ma il rigurgito moralista non fermerà un businnes impazzito e liquido, alla lettera, dove il principio, dagli adolescenti ai centenari, resta quello di giocare preferibilmente contro chi si tifa veramente, se ancora esiste, solo per guadagnare.

E allora cosa volete che sposti la battaglia muscolare d'Inghilterra con la Colombia respinta all'ultimo rigore? La stessa Svezia che arriva nelle terre ignote dei quarti di finale nonostante o grazie all'addio di Ibra... tutto questo cosa conta di fronte all'affaire Cristiano Ronaldo alla Juventus...meno di niente.

Lasciamo lavorare in pace i mega procuratori e i sacri sponsor globali per favore...non parliamo ai conducenti e vedrete che l'affare si farà... Sarebbe tra l'altro un regalo pazzesco per i novant'anni di Giampiero Boniperti, che la zebra ha tatuata nell anima da una vita intera. So bene che non si fa, ma lo stesso apro un pacco dono personale per lui con un ricordo.

Nel Processo del Lunedì dell'Italia da bere la moviola quasi bloccava lo Stivale davanti ai rotondi schermi dell'epoca. Baggio, dopo moti popolari, era fuggito da Firenze e approdato a Torino. Successe però che una volta, meritevole di espulsione per procurato fallo, fu graziato da arbitro compiacente o impaurito, il che era ed è lo stesso.

Con la bacchetta vintage lo indicai e dissi e affermai. Il giorno dopo mi chiamò Biscardi e mi disse con perfetta calma che Boniperti aveva chiesto il mio licenziamento dalla Rai. Punto. Mi sarei salvato soltanto con un telegramma di scuse. Punto e virgola. Lo feci.

Mia madre del resto non avrebbe capito nulla di nulla della strana commedia... Fu un addio solo rimandato, ma questa è altra storia.

Oggi con filiale sorriso dico a Boniperti: auguri di cuore, ma quel telegramma non era sincero.

Punto. Punto e virgola. Due punti e punto a capo.

 

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