Signori, ecco gli ottavi di finale con la consueta dittatura dell'eliminazione diretta


Allargando l'obiettivo diremmo Maradona contro Macron, gonfiando la malizia aggiungeremmo scontro tra macchiette


di Silvio Sarta
Categoria: (S)arti Mondiali
30/06/2018 alle ore 00:45

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Quando come oggi si incrociano in campo 5 titoli Mondiali e uno Europeo, tutto è realmente possibile, anche tempi supplementari e calci di rigore (che nel caso con il Var potranno ticchettare tempi infiniti). 

A Russia 2018 irrompono gli ottavi di finale con la consueta dittatura dell'eliminazione diretta. Francia - Argentina racchiude differenti modi di esistere, in campo e fuori.

L'odierna Francia ad andamento lento contro la drammatica Argentina autogestita (così è), che si compatta preferibilmente quando il vento del baratro schiaffeggia volti di tanti campioni.

Pronostico incerto, ovvio, e platea globale che non perdonerà certo cali di tensione e svogliatezze. Allargando l'obiettivo diremmo Maradona contro Macron, gonfiando la malizia aggiungeremmo scontro tra macchiette, il primo che campa con il vitalizio dei suoi eccessi, l'altro ormai schiavo di un doping muscolare esibito in contrasto con il fisico da poeta...

I muscoli sprizzeranno di certo in Portogallo - Uruguay, perchè da Cristiano Ronaldo a Cavani, da Suarez a Nani, solo per mirate citazioni, nessuno rinuncerà alla lotta. I perfetti stadi russi, almeno così appaiono, saranno stracolmi e felici, gli incassi notevoli, per quanto ai Mondiali il flusso economico di una singola partita segua dinamiche diverse rispetto ai tornei di ogni singolo Paese.

Ma a Torino per l'invincibile Juventus nostrana è scoppiata sottotraccia, per denaro, la prima guerra calcistica dell'estate, amplificata all'istante, come vuole il mondo, dai social.

Il fatto è che per abbonarsi alle partite dei pluricampioni d'Italia sono stati fissati, al momento, aumenti anche del 30 per cento, non poco in epoca di super attenzione economica generale e di nuovi record all'ingiù della povertà entro confine.

Si dirà delle leggi di mercato che certo non porgono fazzoletti per asciugare lacrime, ma il gesto degli Agnelli appare inopportuno.

I Mondiali sono altro, ma i soldi sono soldi. Meglio la tivvù che stavolta, e soltanto stavolta, scommettete? ...Non costa nulla..

 

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