Acqua dal Gran Sasso, laboratori e tunnel: che c'è scritto nel nuovo esposto


Sabato prossimo sit-in a Pescara per reclamare l'approvazione della carta delle Aree di Salvaguardia per l'acqua potabile; regione omissiva dal 2006


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
21/06/2018 alle ore 08:14



Acqua dal Gran Sasso e tunnel: presentato un nuovo esposto. La scorsa settimana presso la Procura di Teramo è stato depositato un nuovo esposto sulla questione della sicurezza del “sistema” Gran Sasso, dai laboratori alle captazioni passando per i tunnel.

Una corposa segnalazione alle autorità inquirenti sulla vicenda, a partire da quella depositata nell’aprile 2017 che ha portato all'apertura di una prima inchiesta da parte della Procura di Teramo.

In queste 15 pagine di esposto sono state affrontate numerose tematiche sulla base della grande mole di documentazione - migliaia di pagine - visionata presso una decina di enti in un enorme lavoro di accesso agli atti.

A partire dal rischio sismico ai titoli edilizi, permessi e valutazione di incidenza, al progetto Luna MV in cui si prevede la realizzazione di un bunker con pareti di cemento armato di 80 cm che serve per schermare le radiazioni del nuovo acceleratore di particelle Luna MV.

È una macchina radiogena la cui installazione cozza con l'attuale normativa in materia di acque potabili, come evidenziato anche da una nota dell'Istituto Superiore di Sanità del 2013.

Per Sabato 23 giugno è stata organizzata una mobilitazione per l’Acqua del Gran Sasso davanti agli uffici della Regione Abruzzo in viale Bovio un sit-in di protesta per chiedere l'immediata approvazione della perimetrazione delle aree di salvaguardia per l'acqua potabile e l'allontanamento delle sostanze pericolose dall'acquifero del Gran Sasso.

 

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