Ddl Sisma centro Italia, la versione di Pagano


Il senatore forzista: "I provvedimenti del Governo Gentiloni? Insufficienti per compensare i disagi, i danni e le sofferenze patite dalla popolazione"


di Laura Battista
Categoria: ABRUZZO
19/06/2018 alle ore 11:22

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Sono stati consegnati gli emendamenti al decreto sul sisma del Centro Italia, firmato dieci giorni fa dall’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e volti a introdurre “Disposizioni in materia di recupero di aiuti dichiarati illegittimi per il sisma abruzzese del 2009”.

Sono circa 300: un numero che, considerate le numerose attività parlamentari, rappresenta la normale amministrazione, quindi l’approvazione dovrebbe arrivare in tempi stretti.

Si tratta di una serie di emendamenti, uguali nel testo e nella forma, firmati da tutti i parlamentari abruzzesi che intendono così catturare l’attenzione del Governo affinché la restituzione delle tasse sospese alle imprese, a seguito del terremoto del 2009, venga finalmente risolta.

 

PAGANO

Secondo il Senatore Nazario Pagano "i provvedimenti del Governo Gentiloni risultano essere, anche in relazione a tale disegno di legge, molto spesso lacunosi o comunque insufficienti a tentare di compensare i disagi, i danni e le sofferenze patite dalla popolazione colpita dal terremoto”.

“In particolare, oltre alle singole misure di scarsa efficacia, come quelle in materia fiscale, sono stati esclusi alcuni comuni dal cratere sismico. In buona sostanza, in modo irragionevole e totalmente irrazionale, non sono stati inclusi alcuni territori colpiti dal sisma fra quelli oggetto del decreto e quindi, Comuni come Penne, Basciano, Catignano, Civitella Casanova, Penna Sant'Andrea non riceveranno le agevolazioni previste dal ddl”.

E ancora: “I Senatori di Forza Italia eletti nelle regioni colpite dal terremoto del Centro Italia, hanno presentato molti emendamenti, che si muovono in più direzioni e di cui sono firmatario. Personalmente, ho scritto e depositato emendamenti, di cui sono primo firmatario, su temi che reputo siano particolarmente importanti per l'Abruzzo”.

In riferimento ai criteri che sono alla base degli emendamenti presentati, ha aggiunto: “Il primo criterio con cui mi sono mosso è stato quello di parlare con i cittadini, ascoltare le loro esigenze. Ho ascoltato molto le indicazioni poi degli amministratori locali, sindaci e consiglieri regionali. Ho previsto l'audizione in Commissione speciale di tre sindaci abruzzesi (Comune di Penne, Civitella Casanova e Catignano), che hanno potuto spiegare le loro ragioni e illustrare la situazione dei territori”, sottolineando quanto a suo avviso sia fondamentale che l'attività in Senato debba essere innanzitutto rappresentativa delle esigenze dei cittadini tutti. E aggiungendo quindi che, “se si fossero ascoltati di più e meglio, anche i provvedimenti presi dal governo sarebbero stati maggiormente efficaci”.

Rimarcando come la sua attività abbia agito su tre fronti, ha concluso: “In primo luogo, con un emendamento ad hoc, ho chiesto che vengano inseriti come destinatari del ddl i Comuni esclusi sopracitati. In secondo luogo, sono intervenuto sulla materia fiscale. Da un lato, ho chiesto che il pagamento del canone Rai fosse sospeso non solo per chi avesse visto il proprio apparecchio televisivo danneggiato dal sisma, ma per tutti i cittadini che vivono nei territori colpiti. In materia di tributi, ho chiesto che il versamento dell irpef non venga solo sospeso e previsto in 60 rate, ma ridotto del 40% - o in subordine del 70%- e corrisposto in 120 rate. Sono poi intervenuto sulla questione ospedali, chiedendo da un lato che siano sospesi i piani sanitari che prevedono la chiusura di presidi ospedalieri, fra cui quello di Popoli, dall'altro ho predisposto un emendamento ad hoc al fine di prevedere la stessa misura per l'ospedale di Penne”.

 

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