Navelli, ecco perché il sindaco protesta contro il sistema bancario


Federico "le banche tornino a fare gli interessi del territorio".


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
18/06/2018 alle ore 10:50



Il sindaco di Navelli, Paolo Federico, in merito alla situazione creditizia da parte delle banche nel sistema cratere sismico, ha dichiarato: “stiamo lavorando per ricostruire i nostri Comuni, e sono tante le idee imprenditoriali, che stanno emergendo da quelle che prima erano solo macerie post-sisma. Proposte, fatte da persone intenzionate ad investire nel loro territorio a cui, però, non si affianca la fiducia e il credito da parte delle banche. Scelta che stride rispetto alle centinaia di milioni di euro, gestiti dal sistema bancario locale, per la ricostruzione privata”.

Il primo cittadino, dunque, protesta contro un sistema bancario troppo rigido nei confronti dei piccoli imprenditori, artigiani e commercianti, che purtroppo si vedono costretti perciò a rinunciare alle proprie idee imprenditoriali.

Paolo Federico fa quindi riferimento ai tanti soldi destinati anche allo sviluppo culturale, ai progetti turistici e di rilancio economico dell’area nel dopo sisma: risorse importanti queste, che tuttavia rimangono salde nelle casseforti degli istituti di credito.

Ha continuato: “nel mio ruolo di amministratore ricevo continue lamentele da parte di tanti giovani imprenditori che con tanto di garanzie, comprese quelle dei genitori e delle proprietà di famiglia, si fanno il giro degli Istituti di credito sperando in un prestito che, purtroppo, non arriva”.

Ed evidenzia come questa situazione sia la causa di una profonda frustrazione di giovani volenterosi che provano a realizzare le proprie idee imprenditoriali, nell’Altopiano di Navelli e più in generale nell’Aquilano, dove la ricostruzione, sta contribuendo ad aprire scenari inattesi e possibilità di affermazione lavorativa nei settori della ristorazione, dell’alberghiero e del turismo.

Ha concluso: “Credo, anche alla luce dei recenti dati che attestano un meno 11,% dei prestiti solo nel settore artigianato, che sia necessaria una decisa iniezione di fiducia verso i giovani e le persone perbene che vogliono puntare sul loro futuro e soprattutto, su quello di un territorio che, vale la pena ricordare, ha estremo bisogno di forze giovani e intraprendenti. Le banche hanno il dovere di agevolare questo processo e di aprire i cordoni della borsa”.

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