Il brutto inciampo delle mense e le intossicazioni che finiscono in corsia

Ok, la salmonella pare essere stata esclusa, ora c'è l'inchiesta e vedremo. Ma a Pescara se la sono vista brutta: bimbi, insegnanti e genitori. Il problema è che una roba del genere non può accadere in un paese moderno, dove la classe dirigente scende in strada a tagliare nastri un giorno sì e l'altro pure.

Non può accadere perché non si tratta di un errore su una delibera per aver cambiato mansioni alla propria segretaria, o sulla metamorfosi di gleba e inner circle per il voto sulla misera doppia poltrona.

Non si tratta della consueta magra figura (vedi Le Iene) che la politica abruzzese ha fatto recentemente dinanzi a tutta l'Italia. No, questa volta non è come le altre. E'un brutto inciampo, che francamente poteva essere evitato. In che modo? Lo stabilirà chi di dovere.

Qui facciamo analisi, oggettiva, rispettosa delle persone, ma proprio per questo franca e libera. Non ci è piaciuta la reazione tardiva della Giunta, la mancanza di prontezza nell'applicare un “cordone di sicurezza” comunicativo alla questione.

Un “mi spiace”, un “scusate” sarebbero stati graditi. Non fosse altro perché ci sono di mezzo bimbi, non appalti, noccioline, auto blu o campetti di provincia da foraggiare con migliaia di euro.

Sì, a Pescara la Giunta comunale ha fatto peggio di quella Regionale. E non era cosa semplice.

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