Guatemala, erutta il Vulcano e fa più di 60 morti




Categoria: ESTERI
05/06/2018 alle ore 18:24



Il Vulcano del Fuego, attivo nel sudovest del Guatemala, è esploso facendo più di 60 vittime. Si tratta della peggiore eruzione dal 1974, con paesi sepolti sotto cenere e lava e, come è avvenuto a Pompei, si teme un'ecatombe. Il presidente Jimmy Morales implora: "acqua, stanno bruciando".

Un’eruzione violentissima, con ceneri incandescenti e lava che hanno sfigurato le vittime: solo 17 cadaveri sono stati identificati. L’Istituto forense nazionale guatemalteco comunica che per gli altri corpi si procederà all'identificazione tramite DNA.

Alle 11 del mattino di domenica (le 19 in Italia), il livello di attività del vulcano è aumentato in modo drammatico, con una colonna di ceneri che ha raggiunto i 10 mila metri. Appena dopo un'ora è iniziata l'eruzione, e due ore dopo, il flusso piroclastico ha superato gli argini della cosiddetta Barranca Grande, che incanalava la colata lavica, causando morti e distruzione ovunque. Con temperature fra i 900 e 1200 gradi, la colata ha totalmente sepolto alcuni piccoli paesi intorno al Volcan de Fuego, mentre le ceneri prodotte dall'eruzione hanno raggiunto un perimetro di 20 chilometri intorno al vulcano, costringendo le autorità a chiudere l'aeroporto di Città del Guatemala.

Alle 7.30 del mattino di lunedì (le 15.30 in Italia) il Coordinamento Nazionale per la Riduzione dei Disastri (Conared) ha dichiarato che l'eruzione del vulcano si era conclusa, tuttavia monitorando costantemente la situazione, registrando "da 5 a 7 esplosioni deboli, moderate ma anche forti" ogni ora.

I soccorritori sono ancora al lavoro e si teme che il bilancio finale sia molto più grave.

Sulla base di quanto dichiarato dai pompieri, così come riportato dal quotidiano Prensa Libre, nella piccola località di San Miguel de los Lotos, sepolta dalle ceneri e dalla lava, sarebbero stati ritrovati altri 29 corpi, fra i quali quelli di vari bambini. Il presidente guatemalteco Jimmy Morales ha deliberato lo stato di calamità naturale per i tre dipartimenti che circondando il Volcan de Fuego e tre giorni di lutto nazionale per le vittime dell'eruzione. Morales inoltre si è recato con la moglie nel dipartimento di Esquintla per visitare personalmente alcuni dei luoghi più colpiti dal disastro.

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