Apperò, il campanile fa miracoli


In Italia c'è una faggeta secolare di 50 ettari nel parco nazionale del Gran Sasso, in Abruzzo, salva grazie a una guerra di campanile


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
04/06/2018 alle ore 10:00



Apperò le guerre di campanile, qualche volta si rivelano utili all’ecosistema, anche se in modo del tutto inconsapevole.

Un tesoro verde, un luogo magico, una foresta primaria, una delle più antiche del pianeta. In Italia c’è una faggeta secolare di 50 ettari nel parco nazionale del Gran Sasso, in Abruzzo, salva grazie a una guerra di campanile. E’ stato proprio il lunghissimo contenzioso per la proprietà di questo luogo incontaminato tra due comuni vicini, quello di Fano Adriano e quello di Pietracamela, a rendere possibile il miracolo: la foresta primaria si è potuta salvare da interventi di sfruttamento e disboscamento, permettendo così la conservazione di esemplari di faggio ultracentenari, età media 250 anni, con diametri di oltre un metro e altezze oltre i 40 metri.

Adesso la faggeta è finita in una mappa pubblicata sulle pagine di Diversity & Distributions grazie a uno studio condotto da un team di ricercatori coordinato dall’università di Humboldt di Berlino: contiene l’elenco delle foreste primarie ancora presenti in Europa, il più completo e dettagliato mai realizzato finora.

Per realizzare la mappa, riferisce Repubblica, i ricercatori hanno passato in rassegna i dati disponibili in letteratura e contattato centinaia di scienziati, esperti e attivisti di organizzazioni non governative di tutta Europa, chiedendo loro di condividere informazioni e dati sulle caratteristiche di queste foreste nei loro Paesi di origine. Una volta realizzata la mappa, i ricercatori hanno scoperto che le foreste primarie, sebbene siano più numerose di quanto pensassero in precedenza, sono comunque molto rare e frammentate in piccole zone.

In Italia di foreste primarie c’è, appunto, la faggeta di Fonte Novello. Sono importantissime, le foreste primarie perché rappresentano l’unico porto sicuro per molte specie di in via di estinzione e vengono considerate dalla comunità scientifica dei veri e propri laboratori naturali. La mappa quindi rappresenta un sostanziale aiuto per proteggere le foreste primarie e sottrarle alla mano dell’uomo.

 

ps: E in questo caso proprio la rivalità dell’uomo, anzi dei Comuni, ha potuto salvare questo gioiello. In Abruzzo, una perla per l’Europa intera.

 

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