Killer fa strage a Liegi




Categoria: ESTERI
29/05/2018 alle ore 16:32



Sparatoria a Liegi, in Belgio. Nella prima mattinata, intorno alle 10.30, un uomo ha aperto il fuoco nel centro della città belga: nella sparatoria due agenti ed un passante sono rimasti uccisi.

Stando alle ricostruzioni da parte dei media belgi, la Libre Belgique, la Dernière Heure e Vtm Niews, il killer, dopo essere stato fermato dalla polizia per un controllo di routine, è riuscito a disarmare una delle agenti, facendo successivamente fuoco nei pressi del Cafè des Augustins.

L’uomo, che era uscito dal carcere della vicina prigione di Lantin il giorno prima ed era armato di coltello, durante la fuga si sarebbe rifugiato nell'androne di un liceo, il Léonie de Waha, dove avrebbe preso una donna in ostaggio. Il killer, circondato dagli uomini del peloton anti-banditisme (PAB) avrebbe gridato "Allah Akbar" – “Allah è grande”, prima di essere abbattuto dai poliziotti. Illesa la donna presa in ostaggio, ma due agenti sono rimasti feriti.

Secondo quanto riportato dalla tv belga Rtbf, l'autore sarebbe Benjamin Herman, nato nel 1982, con un passato da criminale. Violento e solitario, non era noto alla polizia per radicalismo ma ora si indaga su una possibile radicalizzazione avvenuta in prigione: la procura federale antiterrorismo ha già aperto un'inchiesta sul caso, classificando il dossier come 'terrorismo'.

Il ministro dell'Interno belga, Jan Jambon, ha dichiarato che il Centro di crisi federale sta monitorando la situazione: "I nostri pensieri sono con le vittime di questo atto orribile. Stiamo lavorando per stabilire il quadro di che cosa sia accaduto esattamente", ha scritto Jambon.

Un cordone di sicurezza è stato istituito attorno alla zona dell'attacco e alle persone è stato chiesto di evitare l'area.

"Ancora non sappiamo se quello che è accaduto a Liegi è un attentato terroristico o meno, tuttavia siamo vicini al Belgio e alle famiglie delle vittime. Purtroppo ancora una volta in Belgio, ed in Europa, ci sono morti a causa di una violenza incomprensibile", così ha affermato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, rivolgendosi alla plenaria a Strasburgo.

twitter@ImpaginatoTw