Che succede all'Università di Teramo con il progetto Resto al Sud


Promosso dal Ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
27/05/2018 alle ore 07:40

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Nuove attività imprenditoriali avviate dai giovani che risiedono nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia saranno sostenute dal progetto Resto al Sud promosso dal Ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno. Invitalia ne è il soggetto gestore e la dotazione finanziaria complessiva è di 1.250 milioni di euro.

Con le agevolazioni di Resto al Sud i giovani tra 18 e 35 anni residenti nelle regioni meridionali hanno la possibilità di avviare nuove attività di impresa nella produzione di beni e servizi ricevendo un finanziamento fino ad un massimo di 50mila euro per ogni giovane richiedente, che può arrivare fino a 200mila euro in caso di aggregazione di più richiedenti su un progetto comune.

“Il Consiglio di Amministrazione dell’ADSU - dichiara il Presidente prof. Paolo Berardinelli – aderisce all’iniziativa Resto al Sud, promossa dal Ministero dello sviluppo economico e coesione territoriale con il preciso intendimento di declinare il diritto allo studio in chiave moderna e coerente al dettato costituzionale, offrendo consulenza a supporto di nuove attività imprenditoriali rivolte ai giovani, non solo universitari, intenzionati ad operare sul territorio”

“Ciò contribuirà a rafforzare – dichiara il Direttore arch. Antonio Sorgi - la sinergia istituzionale che ha già visto l’Azienda operare di concerto sia con l’Universita’ di Teramo che con le amministrazioni locali nell’ottica di rilanciare la produttività di un territorio che ha necessità di giovani energie per delineare nuove traiettorie di sviluppo”.

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