Sulmona, come trasformare un disastro amministrativo in una giornata ecologica?


L'accusa di Alberto Di Giandomenico, presidente di Italica identità e territorio


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
21/05/2018 alle ore 12:11

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"A 4 anni dall'ennesima inaugurazione è ridotto ad una discarica. Il Parco fluviale è di nuovo uno sfogatoio per tossici e spacciatori che distruggono, disturbano e l'unica soluzione che questa amministrazione riesce a trovare è far pulire l'area agli studenti”.

Così Alberto Di Giandomenico, presidente di Italica identità e territorio interviene e accusa l'amministrazione comunale di Sulmona incapace di coprire l'indispensabile.

"Una giornata ecologia che vede impegnati oltre 300 studenti? Insomma questa città ormai si regge solo ed esclusivamente con il volontariato e anche in settori sensibili dove al vuoto amministrativo vanno creati posti di lavoro e non sottratti con soluzione provvisorie che, a lungo andare, peggiorano la situazione - aggiunge il coordinatore del Movimento - Va bene la solidarietà e ringrazio di cuore tutti i volontari, penso a quelli delle frazioni impegnati a garantire decoro e pulizia in aree come l'abbazia celestina e in altri luoghi dimenticati dal Comune. Insomma si ricorre al volontariato, ma non si costruisce un meccanismo virtuoso, non si gettano le basi per creare, dalla difficoltà, nuovi posti di lavoro. Il fallimento di questa amministrazione è ormai indescrivibile - spiega Di Giandomenico - La comunità spende moltissimo per la pulizia di questa città ed è persino invitata a continuare a pulire. Insomma qualcosa non quadra, i conti? In consiglio comunale hanno giustificato l'ennesimo aumento della tariffa per pulizia e smaltimento (+0,50 centesimi per le famiglie e +1 euro per gli esercizi commerciali) con il fatto che si puntava a migliorare il servizio. E questi sono i risultati? - domanda Di Giandomenico che conclude - Insomma per dirla con un vecchio detto napoletano cornuti e mazziati! Ci sono aree e strade di Sulmona che non vengono spazzate da mesi e nessuno si preoccupa di far rispettare la convenzione siglata nel 2014 da Cogesa e Comune. Ci chiedono altri sacrifici economici e poi si strumentalizza il volontariato per fare ancora cassa. L'ennesimo tentativo mal riuscito di nascondere sotto il tappeto la sporcizia di questo disastro amministrativo".

 

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