Malaysia, tutte le novità sull'aereo scomparso nel 2014




Categoria: ESTERI
15/05/2018 alle ore 19:06



Il pilota del volo MH370, diretto a Pechino e scomparso sull’Oceano Indiano, l’8 marzo 2014 con 239 persone a bordo, avrebbe deliberatamente eluso i radar e cambiato rotta, dopo aver depressurizzato la cabina per far perdere conoscenza ai passeggeri.

Della missione suicida ne è convinto il team internazionale di inquirenti che da 4 anni sta cercando di risolvere il mistero dell’aereo della Malaysia Airlines.

Secondo gli investigatori l’aereo sarebbe quindi precipitato per volontà del pilota, Zaharie Amad Shah, che avrebbe voluto togliersi la vita, proprio come nella tragedia del volo Germanwings, che si è schiantato sulle Alpi nel 2015.

“Si stava suicidando e stava uccidendo tutti gli altri a bordo. Ma non è stato un attacco terroristico, altrimenti era inevitabile che un'organizzazione terroristica lo rivendicasse”, ha dichiarato Martin Dolan, che per due anni ha guidato le ricerche sottomarine del velivolo.

Anche la scelta del luogo dell'impatto non sarebbe stata casuale. Simon Harwey, un pilota britannico che lavora in Asia, ha dichiarato che il pilota del volo MH370 avrebbe deciso di far precipitare il velivolo lungo il confine tra la Thailandia e la Malaysia per evitare che nessuna delle due parti intervenisse.