Federica pronta per la giunta


Fumata nera nella riunione di maggioranza di ieri alla Regione: Lorenzo Berardinetti non esce assessore, tantomeno Maurizio Di Nicola


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
15/05/2018 alle ore 10:27

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Fumata nera nella riunione di maggioranza di ieri alla Regione: Lorenzo Berardinetti non esce assessore, tantomeno Maurizio Di Nicola, e resta fuori nonostante le scommesse malevole persino Mario Mazzocca. Finisce con un nulla di fatto e un gran polverone l’incontro voluto dal presidente-senatore Luciano D’Alfonso per rimettere insieme i cocci della maggioranza dopo l’uscita di Donato Di Matteo e Andrea Gerosolimo.

Il nodo era Articolo 1 e cioè le richieste fatte dal partito di Marinella Sclocco e Mario Mazzocca, che ha dato dieci giorni di tempo al centrosinistra e a Dalfy per dare qualche segnale di discontinuità rispetto al passato. Parola magica lanciata per la verità dallo stesso Di Matteo qualche tempo fa e alla quale si sono accodati Giovanni Lolli e persino la ex sottosegretaria Federica Chiavaroli, che ha partecipato al tavolo di ieri come madrina del neo assessore Giorgio D’Ignazio. 

Ma la risposta, forte e netta, è stata no: no da parte del presidente-senatore, no da parte del fido Camillo D’Alessandro che non si schioda da lì, e persino dal segretario regionale del partito Marco Rapino. Votati tutti insieme a una specie di suicidio collettivo, hanno insistito per continuare sulla strada intrapresa, ignari o volutamente immemori del voto del 4 marzo. Nessuna discontinuità, e ad Articolo 1 hanno chiesto di continuare a fare da stampella alla giunta regionale senza dare nulla in cambio, senza accogliere manco mezza delle richieste fatte.

Gli scenari possibili ora sono piuttosto foschi: lunedì prossimo Articolo 1 affronterà il nodo-Regione in una riunione che si annuncia traumatica.

La base vuole fortissimamente vuole che i due rappresentanti escano dalla maggioranza e che la stessa Sclocco abbandoni il ruolo di assessore: una richiesta che fa storcere il naso sia a Mazzocca che alla Sclocco, che a mo’ di giustificazione dice che il partito di Grasso non è ancora pronto per affrontare le elezioni in Abruzzo e che quindi sarebbe meglio aspettare. Il partito però l’ha messa alle strette ed è probabile che lei, almeno lei, la prossima settimana molli la presa. Di fronte a questa prospettiva i vertici di Articolo 1 temono che invece Mazzocca, di fronte al pressing del partito, risponda picche e che magari decida di abbandonare come fece in passato con Sinistra italiana e che magari in cambio ottenga l’ambito assessorato.

Insomma, ora la giunta a guida D’Alfonso è disposta a tutto pur di andare avanti fino alla fine della legislatura, e calcola che se davvero la Sclocco dovesse mollare la poltrona, mettendo il centrosinistra in seria difficoltà perché verrebbe a mancare la quota rosa, potrebbe agevolmente sostituirla con la Chiavaroli, rimasta senza arte né parte.

Naturalmente si tratta soltanto di un tirare a campare, con esponenti di partiti che si attestano sullo zerovirgola, ma utili a garantire ancora un po’ di ossigeno a un D’Alfonso azzoppato dal voto delle Politiche e condannato ormai dai sondaggi a fare terzo alle prossime elezioni regionali.

 

ps: e per questo motivo, tutto fa brodo. Persino il tandem Chiavaroli-Mazzocca.

 

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