Cosa si muove (anche in Abruzzo) per l'interreg Italia-Croazia


Cultura, turismo, enogastronomia, ambiente: sono i quattro capisaldi del progetto che vede protagonista anche l'Abruzzo


di Lucia Rossini
Categoria: ABRUZZO
10/05/2018 alle ore 09:03

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Cultura, turismo, enogastronomia, ambiente: sono i quattro capisaldi del progetto Interreg Italia- Croazia I-Archeo S che vede protagonista anche l'Abruzzo. E' giunto alla fase operativa con gli incontri di formazione e di informazione tra i partner e i rappresentanti di associazioni e imprese provenienti dalle quatto province abruzzesi che hanno manifestato interesse a partecipare.

Finanziato con 1,176 milioni di euro nell’ambito del Programma Europeo di Cooperazione transfrontaliera 2014 - 2020 Interreg V-A Italia-Croazia del quale, vede come partner la Regione Abruzzo insieme alla Regione Puglia attraverso il Teatro Pubblico Pugliese (Lead Partner), alla Regione Marche attraverso Marche Teatro Scarl, alle città croate di Pazin e Crikvenica e all’Open Public University di Porec.

Il progetto è finalizzato a costruire un sistema integrato di servizi per la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, con l’obiettivo di favorire, attraverso la cooperazione tra pubblico e privato, uno sviluppo economico sostenibile dei sei territori interessati per la creazione di prodotti turistici in grado di delocalizzare e destagionalizzare i flussi.

I territori coinvolti nel progetto, ricchi di risorse del patrimonio naturale e culturale, anche intangibile e spesso meno conosciute, possono ben trasformarsi in destinazioni turistiche attraenti se gli stakeholder economici e gli enti pubblici collaborano in un “sistema” per condividere know-how, conoscenze ed esperienze e migliorare la loro attrattività e competitività. 

Per la creazione di questo “sistema”, il Progetto prevede la realizzazione di un percorso di cooperazione e accompagnamento dedicato ai partner coinvolti, agli stakeholder, alle PMI e agli Enti pubblici, dei settori turismo sostenibile, gestione del patrimonio naturale e culturale, agro-alimentare, artigianato, culturale, con il coinvolgimento di un “pool di esperti composto da professionisti in grado di individuare le risorse (umane, economiche, turistiche) a maggior potenziale di sviluppo, e di orientare l’attività dei singoli soggetti locali (imprese, enti locali, partner, associazioni) verso un sistema integrato di servizi per il patrimonio naturale e culturale. 

Tale percorso ha il fine ultimo di elaborare almeno un itinerario turistico e di creare almeno un “cluster” integrato in ciascuno dei 6 territori coinvolti nel Progetto, che garantisca una sinergia sostenibile delle potenzialità economiche dell'area.

“I-Archeo.S – ha spiegato il consigliere regionale Delegato alla Cultura Luciano Monticelli –consentirà alla Regione Abruzzo nuove opportunità di sviluppo nel settore della cultura per la valorizzazione e la tutela del suo patrimonio storico-artistico. Un ruolo di primo piano è svolto dal Gruppo Euro Cultura Abruzzo che sta lavorando insieme ad altri partner per intercettare i fondi disponibili da destinare a iniziative culturali mettendole ‘a sistema’ e consentire così ai portatori di interesse di produrre per il 2019 una serie di buone pratiche da convalidare negli anni successivi”.

“Il progetto I-Archeo.S – ha spiegato l’avv. Paola Di Salvatore, Project Manager e Dirigente del Servizio di Cooperazione Territoriale della Regione Abruzzo – è la naturale capitalizzazione del progetto Archeo.S finanziato dal programma IPA Adriatic, una delle più brillanti iniziative che consentirono di riaprire proprio qui a L’Aquila alcuni dei luoghi simbolo della cultura e dell’architettura abruzzese, come la fontana delle 99 cannelle e il chiostro di S. Domenico. La nuova sfida ora è coniugare la cultura con il turismo e con l’ambiente per far conoscere le bellezze del nostro territorio, non calando dall’alto in finanziamenti ma coinvolgendo gli operatori ‘dal basso’ in una concreta ed efficiente sinergia pubblico-privato”.

“Il nostro obiettivo – ha spiegato Lino Manosperta in rappresentanza del Teatro Pubblico Pugliese quale Lead Partner del progetto I-Archeo.S – è favorire la creazione di un cluster in ciascuno dei sei territori partner, ossia un soggetto autonomo capace di gestire i risultati del progetto, ossia almeno un itinerario turistico tematico, perché attraverso un tema si riesce a valorizza il territorio in maniera specifica, unica, fortemente identitaria capace di far vivere al turista una vera e propria esperienza, e diventare a sua volta divulgatore e promotore di quella esperienza. Questi itinerari saranno presentati in una serie di eventi finali che coinvolgeranno i tour operator che potranno conoscere e quindi vendere l’itinerario. Ulteriore elemento innovativo del progetto – ha concluso Manosperta – è l’impegno contrattuale per cinque anni che impegna tutti i partecipanti al progetto a dare continuità all’iniziativa”.

Nel pool di esperti coinvolti nel progetto c’è anche Ottavia Ricci consulente per il turismo sostenibile presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che ha contribuito per un lungo periodo al rilancio del borgo di S. Stefano di Sessanio: “Un progetto come I-Archeo.S è perfettamente in linea non solo con la nuova visione che abbiamo dato al turismo italiano ma anche a quello europeo che privilegia i piccoli centri rispetto alle grandi città. Un ulteriore elemento innovativo di I-Archeo.S è la volontà di creare un ecosistema che vede protagonista gli imprenditori e le associazioni culturali che operano sul territorio e che ben conoscono e le opportunità che i finanziamenti consentono di sviluppare”.

 

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