Cosco, Fosun, Shenhua: tutte le mosse dei cinesi nel Mediterraneo


Turismo, green economy, infrastrutture e logistica: sono questi i quattro petali della margherita cinese già sbocciata


di Francesco De Palo
Categoria: Francesco De Palo
19/06/2017 alle ore 06:38

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Che il gigante cinese avesse già ampiamente programmato di iniziare a gettare le basi nel Mediterraneo per la Via della Seta, lo si era capito quando circa dieci anni fa muoveva i primi passi nella direzione della cultura e delle arti. Un interessante viatico per quello che, oggi, è considerato uno dei processi di investimenti più articolati dell'ultimo secolo. Tre sono i nomi di colossi cinesi mondiali che si sono mossi in direzione del Mare Nostrum: Cosco, Fosun, Shenhua.

A Pechino un mese fa, in occasione del “Belt and Road for International Cooperation”, il padrone di casa, Xi Jinping, ha annunciato ufficialmente la nascita della Via della Seta, l’ambizioso piano per la costruzione di infrastrutture lungo le rotte commerciali tra l’Asia, l’Europa e l’Africa. Xi, tra le altre cose, guarda alla Grecia come sfogo/occasione nel Mediterraneo per una serie di business.

Ha detto che la tradizionale amicizia tra Cina e Grecia produrrà nuova cooperazione nel settore delle infrastrutture, dell'energia e delle telecomunicazioni. A tal proposito è nata una nuova partnership sull'asse Pechino-Atene: i greci di Copelouzos Group hanno firmato un accordo con il colosso mondiale Shenhua Group per la cooperazione in progetti di energia verde e per le centrali elettriche in Grecia, grazie a investimenti complessivi per 3 miliardi. Shenhua Group è la più grande società di produzione di carbone del mondo ed è di proprietà dello Stato cinese. Grazie alle sue 30 controllate, opera nei settori dell'estrazione mineraria e dell'energia.

Copelouzos Group si occupa di infrastrutture per il gas naturale, centrali elettriche, di cogenerazione, di parchi eolici e fotovoltaici. Dal 2015 è partner della tedesca Fraport nella privatizzazione dei 14 aeroporti regionali ellenici. Il passo segue quello fatto da Cosco nella privatizzazione del Pireo, a cui seguirà dal prossimo settembre il primo volo diretto Atene-Pechino per implementare il turismo, (così come dichiarato da Jim Jiannong Qian, Senior Vice President di Fosun durante la sua visita ad Atene dello scorso 4 maggio) grazie a Fosun, la multinazionale cinese che controlla Club Med e Thomas Cook.

Ma cosa c'entra Fosun con la Via della Seta? Fosun è il più grande private equity al mondo che investe in Europa. La società di investimento quotata in borsa, ha un peso considerevole nei settori delle assicurazioni private e del turismo, avendo fatto importanti acquisizioni in Europa e negli Stati Uniti. Ha in programma una serie di mosse per portare in Grecia milioni di turisti cinesi. Vuole utilizzare la propria partecipazione nell'agenzia Thomas Cook come veicolo per creare pacchetti di viaggio speciali per il mercato cinese: un bacino dalle proporzioni molto interessati, infatti il governo cinese prevede che 1,5 milioni di cittadini cinesi sceglieranno come destinazione la Grecia, nel medio periodo.

E'la ragione per cui ha già avviato alcune trattative per l'acquisto di unità alberghiere esistenti, o per nuove costruzioni attraverso il Club Med, che appartiene al gruppo cinese. All'orizzonte anche un parco a tema (da 70 milioni di euro) per sfruttare il mito di Ulisse e sensibilizzare il turismo a Corfù e nelle isole del versante ionico.

Turismo, green economy, infrastrutture e logistica: sono questi i quattro petali della margherita cinese già sbocciata nel Mediterraneo, con la novità del nuovo accordo tra l'Autorità Portuale del Pireo e il gigante cinese COSCO Shipping per rafforzare i legami commerciali. In Grecia aumenteranno i carichi in arrivo dalla Cina verso l'Europa, a cui si somma un potenziamento della cooperazione in materia di formazione del personale, assistenza tecnica, scambio di informazioni, nonché nuove sinergie per creare nuove opportunità di business.

Un colpo che si somma ai numeri pazzeschi fatti registrare dai treni merci sull'asse Cina-Europa: 4000 in un lustro, con il vettore China Railway Corp.

 

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