Abruzzo, ma l'ostello più alto d'Europa non merita una politica così bassa...


Lo Zio a Campo Imperatore è una coccarda da appuntarsi al petto, ma perché poi arrivano i partiti a rovinare tutto?


di Leone Protomastro
Categoria: ABRUZZO
26/04/2018 alle ore 09:03

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Duemilacentoquindici metri. E'in Abruzzo l'ostello pià alto d'Europa, per la precisione a Campo Imperatore. Si chiama “Lo Zio” ed è stato inaugurato con una cornice di vera partecipazione, con circa duemila persone. Si trova ai piedi del Corno Grande sul Gran Sasso.

Una bella pagina per una regione che, quanto a bellezze naturali, ha davvero poco a che invidiare ad altre ben più gettonate mete dove il turismo fa pil 365 giorni all'anno. Il problema, però, è che l'ostello più alto d'Europa non merita una politica così bassa. Per amor di verità e non di polemiche questa è una terra che da un punto di vista amministrativo non trova davvero pace.

I pensionati stranieri la guardano con occhi di vivo interesse, le specie rare di flora e fauna iniziano a diventare note anche fuori dai confini nazionali, le tv estere ragionano su servizi che mettono in risalto le peculiarità della marsicana come del Parco Nazionale, passando per borghi incantevoli e affreschi ancestrali.

Ma poi arriva la politica a distruggere tutta questa poesia. Come una pialla, fa plasticamente tabula rasa.

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E colleziona figuracce romane a gogo, inciampi amministrativi con prebende e favoritismi, tirate di orecchie da Corte dei Conti e Consiglio dei Ministri, ritardi atavici su alta velocità e merci su rotaie, comitati iper politicizzati contro tutto e tutti che fanno del terrorismo mediatico in chiave anti-sviluppo, gestori della cosa pubblica con curricula dubbi e, a naso, approssimativi ma che ingrassano i cda delle partecipate.

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E'come se la storia si fosse divertita a erigere qui due colonne d'Ercole: da un lato i pregi e le bellezze dell'Abruzzo che spingono in avanti il territorio, ma dall'altro la clava politica che fa da freno a mano. Come porvi rimedio in tempi rapidi?

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