Primo maggio a Pescara: spot elettorale di Cuzzi con sperpero di denaro pubblico


La denuncia dei consiglieri di FDI Guerino Testa, Alfredo Cremonese e Massimo Pastore


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
19/04/2018 alle ore 11:11

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Primo maggio a Pescara? Uno spot elettorale di Cuzzi con sperpero di denaro pubblico. Così i consiglieri di FDI Guerino Testa, Alfredo Cremonese e Massimo Pastore secondo cui si è perso il il senso e il valore delle cose.

“In un momento storico in cui i giovani sono abbandonati a se stessi, in cui l'Italia è diventata una Repubblica fondata sullo stage non retribuito, ci sembra assurdo che il Primo maggio la Giunta Alessandrini pensi a creare un evento di richiamo turistico invece di unire le forze e sfruttare l'occasione per trattare il tema del lavoro".

E aggiungono: "Questa Giunta che sembra passare per Pescara quasi per caso, come se fosse stata catapultata all'improvviso da un altro pianeta, che non si accorge o forse non vive i problemi della gente che la circonda chiama due rapper - Guè Pequeno ed Emis Killa - per un concerto qualunque che non vuole lanciare nessun messaggio se non quello del malcontento: infatti anche i sindacati, che certamente sono più affini a questa amministrazione che agli scriventi, hanno deciso di prendere posizione contro la discutibile decisione della Giunta sul concertone. Decisamente un segnale, ormai trasversale, di presa di coscienza dell'inadeguatezza di questa amministrazione che continua a collezionare iniziative impopolari e poco legate al contesto della nostra realtà cittadina”.

E concludono: “Vogliamo ricordare che dal 2009 al 2014 quando a governare c'era il centrodestra e in Provincia e in Comune, abbiamo fatto delle manifestazioni congiunte nel centro cittadino per parlare del lavoro e per trovare delle soluzioni e per lanciare iniziative. Invece oggi non si è perso tempo di comunicare alla stampa il mega concertone rap, evidente spot elettorale di Cuzzi, senza ancora deliberarlo in Giunta: insomma sessantamila euro per poche ore di concerto – e senza parlare di lavoro – sembra davvero una spesa consistente e poco razionale. Ma di razionale, a dire il vero, da cinque anni a questa parte abbiamo visto poco o niente grazie alla Giunta Alessandrini".

 

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