L'Aquila, come cambia la responsabilità dei medici: convegno dedicato alla nuova legge Gelli


Il Sostituto Procuratore, Fabio Picuti, ripercorre l'evoluzione normativa in materia di responsabilità sanitaria


di Maria Elena Cosenza
Categoria: ABRUZZO
16/06/2017 alle ore 18:55



Con la salute non si scherza. Ed è per questo che è stato organizzato all’Aquila un convegno per delineare gli effetti del cambiamento introdotto con la nuova legge Gelli sulla responsabilità medica. Una riforma che punta a restringere i confini del contenzioso in caso di errore in ambito sanitario garantendo però un più efficace sistema risarcitorio nei confronti del paziente.

Centrale in questa materia è il tema della colpa come ha sottolineato il sostituto Procuratore della Repubblica dell’Aquila Fabio Picuti. “Il legislatore si è sforzato di tipizzare la colpa per approntare una garanzia nel tentativo di definire ciò che è lecito e ciò che non lo è”, dice Picuti sottolineando il lavoro che è stato fatto per ridefinire il perimetro della colpa medica. Un lavoro che parte da lontano.

“Proprio con questo spirito nacque la legge 189 del 2012, la cosiddetta Legge Balduzzi. Che però non è riuscita a cogliere a pieno le esigenze del settore pur cercando di dare risposte alle tematiche allora più urgenti”. Il riferimento è al caso Stamina e al metodo di Di Bella che letteralmente spaccarono in due il Paese. “Vicende molto complesse - afferma il Sostituto Procuratore - che hanno diviso il pubblico pensiero. Rispetto a due cure, che pure non avevano ricevuto il consenso unanime da parte della comunità scientifica, anzi”.

Eppure allora divennero casi di rilievo nazionale e misero in seria difficoltà il governo. Forse anche dopo quelle esperienze e la violenza dei dibattiti che accompagnarono giorni convulsi in cui ci si divideva tra favorevoli e contrari, la sensibilità pare cambiata. Forse anche dopo le sentenze che hanno interessato ad esempio l’ideatore del metodo Stamina. Anche le divisioni in questo settore così delicato sono pronte a riaccendersi, si faccia l’esempio ultimo dei vaccini.

Sullo sfondo la questione della “pressione di tipo risarcitoria” esercitata in questi anni da parte dei pazienti. “Per fare fronte al quale è stato previsto un Fondo di garanzia per i danni derivanti da responsabilità sanitaria. E proprio in questo contesto si inquadra la recente legge Gelli che introduce una serie di aspetti nuovi come la codifica della responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario” dice Picuti che spiega: “Con l'introduzione del nuovo art. 590-sexies viene abrogata la disposizione dell'art. 3, comma 1, della Legge e viene stabilita la non punibilità per colpa lieve per il sanitario che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica”.

“Il tema della responsabilità sanitaria non va sottovalutata", sottolinea Erika Guerri presidente dell’associazione donne Giuriste Italia, sezione L’Aquila e sostituto Procuratore generale della Corte dei Conti. “L’Abruzzo è nella media nazionale quando si parla di responsabilità sanitaria, non possiamo credere che la cosa non ci riguardi.”

“Dopo la recente legge Gelli, del 17 marzo scorso, alcune cose, molto importanti sono cambiate, per questo abbiamo deciso di organizzare questo convegno che coinvolge magistrati, medici e avvocati. E’ bene evidenziare le novità e comprenderne a pieno il senso per la tutela dei pazienti” conclude Guerri.