L'Aquila, chi ascolta la protesta degli albergatori che ora rischiano il crac?


Dopo il sisma del 2009 avevano ospitato gli sfollati ma ancora devono essere saldati. E in molti sono ad un passo dal fallimento


di Lucia Rossini
Categoria: ABRUZZO
17/04/2018 alle ore 10:28

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Nove anni dopo attendono di essere saldati per aver ospitato gli sfollati del sisma. Era il 2009 e L'Aquila si mobilitò davvero, con moltissime vittime del sisma rimaste senza un tetto che trovarono ristoro in alcune strutture cittadine. Che però nessuno ha pagato e che ora sono ad un passo dal crac.

La protesta viene dalla Confcommercio Abruzzo, che in occasione della manifestazione contro la restituzione delle tasse sospese a imprese e professionisti nel cratere del sisma, ha alzato la voce per dare fiato ad una problematica ancora irrisolta.

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Uno degli hotel in questione, hanno sostenuto, è il Canadian del capoluogo abruzzese, ma la burocrazia pare non sentirci da quell'orecchio. Infatti non solo il territorio deve scontare il dramma in sé del sisma, ma adesso anche lo strascico che investe molte aziende e attività locali.

E emerge che proprio in riferimento al Canadian i crediti maturati ammontano a 60mila euro, denari su cui chi di dovere ha pagato le tasse anche se sul conto dell'hotel non sono mai arrivati.

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