Chi è il nome nuovo della destra abruzzese per le regionali d'autunno?

Alla luce  del clamoroso risultato ottenuto il 4 marzo, la Lega di Salvini si prepara a sfruttare  il momento "magico" che sta vivendo in Abruzzo, rivendicando la candidatura alla presidenza e  un ruolo da protagonista alle prossime elezioni regionali. 

"Non parteciperemo come comparse" - precisavano i coordinatori del partito appena un mese fa , invocando a gran voce  le dimissioni di D'Alfonso, ma  lanciando strali anche al resto della coalizione. "Siamo la forza trainante, senza di noi il centrodestra non avrebbe vinto con Martino in questo collegio". Tensione alle stelle dunque, dopo lo stallo del Parlamento e la contrapposizione Lega-Forza Italia destinata ad acuirsi.

Ma i vertici nero-verdi, restii a lasciare il passo agli alleati azzurri, studiano  le mosse  nello scacchiere che conduce agli uffici di Palazzo Silone, forti del vasto consenso, di una campagna elettorale permanente e radicata sul territorio,  e dei numerosi nuovi ingressi tra i militanti: quelli del consigliere di Montesilvano Aurelio Cilli e dei consiglieri comunali di Vasto Davide D'Alessandro e Alessandra Cappa, per citare gli ultimi.

GIULIANTE

A scaldare i motori tra le file leghiste, prima della corsa alla poltrona da governatore, c'è anche lo storico esponente della destra aquilana  Gianfranco Giuliante. Il 65enne, ex assessore della ormai lontana giunta Chiodi, non è un pioniere, ma ha abbracciato la causa dei salviniani assumendo il ruolo di responsabile regionale dei dipartimenti, dopo anni nel Movimento sociale italiano, in An e nel Pdl. Politico della vecchia guardia, con un occhio strizzato al civismo dell'amico  Giovanni Di Pangrazio, Giuliante è tuttavia solo uno dei nomi presenti nel parterre che la Lega si appresta ad apparecchiare, per vincere contro i favoritissimi pentastellati e offrire un programma degno della fiducia che gli abruzzesi le hanno accordato.

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