Perimetro e significato dell'arteterapia: ambiti applicativi ed esperienze nei Servizi Pubblici


Ecco l'esperienza arteterapeutica nel Dipartimento di Salute Mentale, della A.U.S.L. di Pescara, con un gruppo di pazienti


di Bruna Silvidii
Categoria: Psiconauta
12/04/2018 alle ore 09:19



Muret, noto psicoterapeuta francese, definisce l'arte “il farmaco più antico del mondo”, grazie ai suoi effetti catartici, sedativi e stimolanti. Dal Medioevo in poi, l'arte comincia ad interessarsi della dimensione della "follia" e delle espressioni creative dei sofferenti psichici. A cavallo tra le due guerre mondiali alcuni movimenti artistici, individuano nelle manifestazioni creative e nelle composizioni caotiche degli schizofrenici, rilevanti virtù terapeutiche. E' proprio in questi anni che la ssicoanalisi crea le basi per la comprensione profonda, delle produzioni creative dei soggetti, affetti da disturbi psichici.

Negli anni '50 e '60, in America nascono i primi laboratori di arteterapia, per la cura dei disturbi traumatici post-bellici (E. Kramer, M. Lowenfeld). All’interno di tali esperienze, l'arteterapia si configura come una terapia integrata ed innovativa che implica il dialogo costante tra l'uso delle arti ed i vari approcci e modelli psicoterapeutici esistenti. L'obiettivo dell'arteterapia è quello di promuovere l'espressione liberatoria di emozioni, di vissuti dolorosi e/o di ricordi negativi, connessi ad eventi catastrofici e/o a situazioni traumatiche.

Attraverso l’uso di materiali artistici e delle potenzialità creative, insite in ogni individuo, è possibile ripristinare il benessere psicofisico e favorire la guarigione, potenziando l’autostima ed un’immagine positiva di sé e del rapporto con gli altri. L'intervento terapeutico così descritto, viene utilizzato, anche in altri contesti, quali l'area riabilitativa, (con pazienti psichiatrici, oncologici e/o neurologici) e l'area educativa, come forma di sviluppo della creatività, dell'autoconsapevolezza e dell'accettazione di sé, nei bambini e negli adolescenti.

Desidero raccontare, in quest'ambito, l'esperienza arteterapeutica che conduco dal 1999, nel Dipartimento di Salute Mentale, della A.U.S.L. di Pescara, con un gruppo di pazienti, di età compresa fra i 40 ed i 55 anni, all'interno di un atelier artistico integrato nell'istituzione. Il metodo utilizzato, sulla scia dei laboratori americani, è quello dell'arteterapia creativa.

Si sono stimolate, nei partecipanti, produzioni creative di tipo grafico e visivo, al fine di accompagnarli in un viaggio simbolico, attraverso il proprio mondo interno. Evitando di parlare del disagio, come nella tradizionale talking cure (Freud, 1895) e favorendo la realizzazione di figurazioni artistiche che irrompono nella terapia, il malessere e l'instabilità, vengono metabolizzati in penombra, attraverso un processo di trasformazione che potrebbe definirsi alchemica.

I materiali artistici usati in laboratorio sono: tempere, acquerelli, pastelli, cere, gessi, smalti, pasta d’argilla. I metodi utilizzati: l’action-painting; la tecnica dello sgocciolamento, della distensione manuale del colore, del collage e del modellamento, per la manipolazione dell’argilla.

I risultati ottenuti, nel corso dell’esperienza arteterapeutica, sia nelle dinamiche di gruppo che nei singoli soggetti, si sono rivelati estremante positivi. A livello gruppale si sono osservati: un ampliamento delle capacità empatiche e di contatto nelle relazioni interpersonali ed un miglioramento delle capacità di gestione dei conflitti relazionali. A livello individuale: un potenziamento delle capacità creative; una migliore gestione degli stati di caos, perdita e di separazione; un aumento della capacità individuale di contatto con l’Io corporeo.

Il percorso autoconoscitivo ed espressivo, ancora in itinere, si è concretizzato con l’organizzazione di diverse mostre dal titolo “Forme dell’Anima”, in varie sedi istituzionali nella città di Pescara, con grande soddisfazione per i partecipanti del gruppo.

 

Riporto qui, alcune opinioni espresse dai medesimi:

 

FRANCO: “ i dipinti mostrano sensazioni di dentro, il senso della vita attraverso la riflessione”.

IVAN: “ Fantasie nei colori, espressioni di vita quotidiana. Riscoperta di energie sopite. Riscoprirsi pittore a una certa età”.

FRANCESCA: “l’Arte è libertà. Attraverso l’Arte ho comunicato i miei desideri e l’amore verso gli altri”.

 

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