Udite, udite: Sclocco attacca Dalfy ma poi resta


Cosa c'è dietro l'intervento della Sclocco? Sono in tanti a pensare che in fondo e a dispetto di tutto, è grazie a lei che la giunta regionale non cade


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
12/04/2018 alle ore 11:00

Tag correlati: #abruzzo#dalfonso#mandara#maperò#paolucci#sclocco

Un intervento lungo, che non ha un vero perchè. Marinella Sclocco, assessore regionale alle Politiche sociali, scrive su Facebook che la giunta regionale abruzzese andrà avanti, che lei ci sarà per portare a termine i suoi impegni nel sociale, e nel bel mezzo dedica due-righe-due al presidente-senatore Luciano D’Alfonso: una critica dura ma annegata in un mare di parole. Alla quale tra l’altro ha risposto a tamburo battente Silvio Paolucci.

Cosa c’è dietro l’intervento della Sclocco? Sono in tanti a pensare che in fondo e a dispetto di tutto, è grazie a lei che la giunta regionale non cade: sarebbe bastato che si fosse dimessa, coerentemente con la linea politica ed elettorale di Leu, e a ruota sarebbe decaduto anche il vicepresidente Giovanni Lolli, esterno alla giunta. Quindi, la vera stampella della giunta regionale è proprio Articolo uno, che tra l’altro avrebbe acconsentito anche all’ingresso di Mario Mazzocca nell’esecutivo al posto di Di Matteo, così hanno scritto i lettori sulla bacheca Facebook dell’assessore. Ed è forse proprio il peso di questa responsabilità, incomprensibile per molti militanti, a indurre Marinella a prendere carta e penna:

“Ci attendono mesi difficili, ma siamo pronti: è inutile far finta che gli anni precedenti siano stati facili. Personalmente e politicamente sono stati anni di duro impegno in cui, però, ogni atto è stato accompagnato da difficoltà determinate da un modello di gestione dell’amministrazione regionale cha ha mancato di collegialità e del rispetto anche delle più elementari regole di convivenza politica. E questo purtroppo si vede ancora più chiaramente adesso, momento in cui la Regione sta soffrendo per i tentennamenti e le decisioni di un vertice “uni-personale” e non collegiale, come dovrebbe essere”.

E qui finisce la critica a D’Alfonso. 

Poi, la legislatura continuerà, e ancora a lungo, dice Sclocco: “Nell’incertezza sulla scadenza della legislatura e nei mesi che seguiranno, Articolo Uno deve assumere un ruolo primario nella costruzione dell’avvenire del nostro Abruzzo. Il primo passo in questa nuova sfida, sarà avanzare un programma di impegni credibili che siano espressione diretta di quell’attenzione e dell’ascolto che stiamo prestando ai cittadini da quando abbiamo iniziato questo nuovo percorso politico”.

Quindi ancora interventi sul sociale, legge contro l’omofobia, borse di studio per gli studenti universitari, la doppia preferenza ella legge elettorale.

“Oggi più che mai sento di dover rinnovare il mio impegno politico e personale verso l’attenzione alla comunità e al senso di comunità che credo sia la strada per la vera rinascita e una crescita economica sostenibile per l’Abruzzo” conclude Sclocco. Il senso di tutto è che Leu continuerà ad appoggiare a pieno titolo e forse addirittura con due esponenti, la giunta regionale, senza porsi il problema dell’incompatibilità di D’Alfonso o della necessità di tornare al voto.

Durissima la replica di Paolucci:

“Prendo atto delle sue dichiarazioni, ma sorprende sentire l’assessore Marinella Sclocco che, a proposito di questa amministrazione regionale, afferma di voler “rinnovare il suo impegno politico e personale”. Non ritengo che le ripetute assenze in giunta, 1 presenza su 13 sedute nel 2018, siano il corretto modo di porre una questione politica o una modalità per portare avanti il ruolo di governo del territorio. Invito la Sclocco a far sentire le sue considerazioni nelle opportune sedi di discussione politica, evitando di gettarle nell’area meditatica”.

ps: i panni sporchi si lavano in famiglia. Perché a dispetto di tutto, sembra proprio una grande famiglia.