Dove e come si vota alle amministrative in Abruzzo


Fari accesi particolarmente su Teramo (dopo il pasticcio Brucchi) e Alba Adriatica (con il piddino razzista)



Una manciata di settimane, neppure sufficienti ad archiviare il risultato del 4 marzo, ed ecco che le grandi manovre per la conquista di nuove poltrone tornano a procedere spedite.

Domenica 10 giugno si vota per l'elezione dei sindaci e dei consigli comunali, la prova del nove per verificare  la solidità dei partiti scelti a governare il Paese. Poco tempo in realtà per studiare le giuste alleanze e allargare il perimetro entro il quale raccogliere proseliti.


In Abruzzo sono 33 su 305 i comuni in attesa di rinnovare le proprie amministrazioni. Cinque sono in provincia di Chieti (Fallo, Frisa, Pizzoferrato, Torino di Sangro e Villa Santa Maria), nove in quella de L’Aquila (Barete, Carsoli, Castellafiume, Lucoli, Massa D’Albe, Oricola, San Benedetto dei Marsi, Scanno e Sulmona), nove in quella di Pescara (Bussi, Cepagatti, Loreto degli Aprutini, Nocciano, Pianella, Pietranico, Roccamorice, San Valentino in Abruzzo Citeriore e Turrivalignani), e dieci nel teramano (Alba Adriatica, Atri, Castilenti, Civitella del Tronto, Controguerra, Montorio al Vomano, Nereto, Notaresco, Silvi e Teramo).

La partita più importante si gioca proprio a Teramo, unico capoluogo di provincia coinvolto nella tornata elettorale, con i seggi di nuovo aperti dopo lo scioglimento, anzitempo, della giunta guidata da Maurizio Brucchi.

Riflettori accesi anche su Silvi, dove le dimissioni di 9 consiglieri aveva mandato a casa l'allora primo cittadino Francesco Comignani. Le redini erano passate lo scorso aprile nelle mani del vice prefetto Samuele De Lucia, nominato ad interim in seguito al provvedimento di sospensione del Consiglio Comunale.

Ad Atri, Piergiorgio Ferretti tenterà la scalata, pronto a continuare il percorso ormai decennale del suo predecessore di centrodestra Gabriele Astolfi. "Credo che i cittadini dovrebbero premiare la continuità perché questa è un'amministrazione che si è distinta per come ha bene operato, specie in alcuni ambiti - spiegava pochi mesi fa ad ImpaginatoQuotidiano- Mi riferisco specialmente alla cultura, al turismo, ai lavori pubblici e perché no, anche alla Pubblica istruzione, assessorato che ho personalmente gestito. E in generale alle conquiste politiche di Atri, volute fortissimamente dagli attuali Organi di Governo della città ducale".

Per chiudere la quadra dell'offerta politica si lavora incessantemente anche ad Alba Adriatica. In corsa verso le amministrative di giugno figura, tra le altre, la formazione di Gabriele Viviani, ex dirigente Pd del centro rivierasco, reo di aver postato su Facebook frasi razziste "degne" di un segretario leghista: "Un'idea di strategia ce l'avrei: regalare a chi non ha diritto di stare in Italia una crociera senza ritorno per la costa africana" - scriveva Viviani prima di essere estromesso.  

Sembrano invece arginati gli effetti del ciclone "anatra zoppa" che, ribaltando gli equilibri dell'assise civica di Avezzano, avevano di fatto creato una situazione di ingovernabilità nel capoluogo marsicano. Costruita una nuova maggioranza grazie all'appoggio di Udc e Lega, il sindaco Gabriele De Angelis prosegue il suo incarico.

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