Francavilla, il caso di Palazzo Sirena e i perché di tanta fretta


Demolito dall'Amministrazione Luciani ad agosto 2017, nonostante l'invito della Soprintendenza ad attendere alcuni giorni l'esito degli incontri


di Elena Antonucci
Categoria: ABRUZZO
06/03/2018 alle ore 16:09

Tag correlati: #abruzzo#francavilla#impaginatoquotidiano

Palazzo Sirena: simbolo identitario per intere generazioni di francavillesi, segno di riconoscimento anche per numerosi abruzzesi che ancora oggi ricordano lo storico edificio che rappresentava il simbolo della rinascita della città di Francavilla al mare dalla devastazione della seconda guerra mondiale.

Palazzo Sirena è stato demolito dall’Amministrazione Luciani nel mese di agosto 2017, nonostante l’invito della Soprintendenza ad attendere alcuni giorni l’esito degli incontri.

Oltre che simbolo, Palazzo Sirena era uno spazio di 2.000 metri quadrati nei cui saloni si sono tenuti importantissimi incontri, convegni e manifestazioni, dal 1951 al 2011. La cultura di una città è cresciuta dentro il noto edificio, che ha ospitato anche un’edizione del Premio Internazionale di pittura Francesco Paolo Michetti.

Un manufatto edilizio non propriamente identificato come tale dal Consigliere dell’Amministrazione del Sindaco Luciani, l’Avvocato Luca Paolucci, che il 31 ottobre 2016 in Consiglio Comunale dichiarava “il Consigliere Mantini (Forza Italia, all’opposizione) ha messo in guardia sull’eventuale danno erariale, proprio in questi giorni ho avuto modo di frequentare la Corte dei Conti, io faccio l’Avvocato, a onor del vero senza guardare a presupposti giuridici, qui non sono l’avvocato Luca Paolucci, io sono il cittadino Luca Paolucci e ho avuto modo di disquisire con la Corte presentando Francavilla in un determinato modo…..”.

E continuò: “Palazzo Sirena non è un manufatto, è un concetto, Palazzo Sirena è la storia, Palazzo Sirena è quel che è stata Francavilla in un determinato periodo storico ma proprio per questo non può essere limitato in un manufatto, anche perché come diceva giustamente il nostro Sindaco, il Palazzo non è stato sempre quello, Palazzo Sirena nella sua concettualità non sarà abbattuto, continuerà ad esistere l’Auditorium Sirena, suo naturale erede ma un erede ben più valido, ben più utilizzabile con una sua effettiva funzionalità”.

Sembrerebbe dunque che per l’Amministrazione Luciani un immobile pubblico non sia propriamente un bene da conservare, con principi di prudenza e saggezza, peraltro a tutela e salvaguardia generale dell’indebitamento pubblico (uno dei principali problemi del nostro Paese). Palazzo Sirena, pur essendo la storia di Francavilla, rappresentava un concetto, e non un manufatto: come tale poteva essere demolito, potendosi traslare la sua idea su un altro edificio.

Sarà forse per proteggersi da eventuali richieste di danno erariale che la torre a mattoncini, costruita in adiacenze al vero Palazzo Sirena tra il 1991 ed il 1995, viene oggi pubblicizzata come “Palazzo Sirena” mentre invece essa era solo l’ampliamento dell’originale Palazzo Sirena?

Ricostruire l’immobile potrebbe costare fino a 1.500.000,00 euro:ì come dichiarava lo stesso Sindaco Antonio Luciani durante il Consiglio Comunale del 21 febbraio 2017: “Se domani un’Amministrazione decidesse di ricostruire un palazzo identico a quello, potrebbe farlo spendendo un milione e mezzo di euro”.

L’Amministrazione, o parte dei suoi membri, potrebbero essere chiamati a rispondere della parte del patrimonio della città che è stato demolito: un rischio enorme, attraversato da chi si ritiene pronto per guidare la Regione Abruzzo, persona alla quale tutti gli abruzzesi dovrebbero affidare le sorti.

 

twitter@ImpaginatoTw