Tutto quanto fa (brodo di) elezioni


Dura la vita del paracadutato, mentre c'è chi si districa tra noeuro, gimkane a scuola e le immancabili promesse



Karaoke Quagliariello

Dura la vita del paracadutato. Quella di Gaetano Quagliariello, per esempio, ripreso a Isola del Gran Sasso a cantare con gli alpini. E, come chi non conosce bene le parole, canta saltando in corsa sulle ultime note. Il video è esilarante.

Oppure a bersi litri di genziana. Prosit.

 

No euro, più università

Durissima anche la vita del prof no-euro Alberto Bagnai, costretto a frequentare le aule e soprattutto i corridoi universitari della D’Annunzio (dove è professore associato di Politica economica) addirittura un po’ più spesso ora da candidato che prima da docente. Per il resto, in Abruzzo si è visto poco e niente.

 

Più mamme per Federica

In realtà non è l’unico che usa la scuola come campo di battaglia: la stessa sottosegretaria alla Giustizia Federica Chiavaroli ha inviato messaggini elettorali a tutti i genitori dell’Istituto Mecenate, che è la scuola privata di sua proprietà, per invitarli a votare per lei e la lista Lorenzin:

“Cari amici, ho da poco firmato la mia candidatura al Senato nel collegio uninominale di Pescara Chieti e Sulmona…”,

e blablabla, fino al colpo finale: “Sostienimi in questo intenso mese di campagna elettorale: insieme ce la faremo”.

Che i papà e le mamme lo sappiano: insieme ce la faranno, allievi compresi.

 

Rotondi come Razzi: viva i vitalizi

Attivissimo un altro paracadutato-adottato che è Gianfranco Rotondi che ha esordito nella sua campagna elettorale col famoso post in cui si vantava di aver imposto l’amaro abruzzese in tutti i ristoranti. Anzi, diceva espressamente che era l’unica cosa che aveva fatto per l’Abruzzo. E in effetti, Abruzzo o no, Rotondi è quello che, al pari di Razzi ma senza averne la stessa notorietà, difende febbrilmente e ogni volta che gli capita i vitalizi. Perché i parlamentari lavorano e hanno diritto, dice. Lavorano così tanto, che lui (come ha messo in luce un video del parlamentare 5 stelle Gianluca Vacca) in 5 anni di legislatura è stato assente il 53,48 per cento delle volte (una volta su due), non ha presentato un solo disegno di legge come primo firmatario, nessuna mozione o interpellanza o interrogazione a risposta orale o scritta, né interrogazioni in commissione, un solo odg in assemblea e, finalmente, 24 emendamenti: 5 all’anno. Insomma, lo stipendio e il vitalizio se li è ampiamente meritati eh. Infatti nella classifica sull’indice di produttività tra i parlamentari eletti in Campania (dove è stato candidato l’ultima volta) è buon ultimo.

 

Dalfy multato

Non bastava l’autista della Tua preso in prestito per la sua campagna elettorale: due giorni fa Luciano D’Alfonso è stato multato perché l’autobus col quale va in giro non faceva la revisione dal 2011. E’ accaduto che il 21 febbraio l’autobus fosse in sosta vietata, e che il parlamentare 5 stelle Andrea Colletti abbia chiamato i vigili urbani per far rispettare la normativa sulla par condicio. I vigili hanno poi accertato che il mezzo non aveva fatto la revisione e hanno fatto una multa di 400 euro circa.

 

Camillo sbaglia i conti

Finisce di tutto dentro questa campagna elettorale abruzzese, anche i soldi annunciati un anno fa. Lo ricorda la Cgil a proposito del solito altisonante annuncio del consigliere delegato ai trasporti Camillo D’Alessandro: il governo si appresta a erogare alle Regioni l’anticipazione pari all’80 per cento del fondo nazionale per il trasporto pubblico locale che per l’Abruzzo ammonta a 106.122.170,03 euro per il 2018. Gli stessi soldi erano stati annunciati il 24 aprile del 2017, giorno in cui venne pubblicato il decreto Madia col quale venne deciso di aumentare la dotazione del fondo. Insomma, come la diga foranea inaugurata quattro volte.

Ma c’è di più, secondo la Cgil:

“D’Alessandro si è poi lasciato andare in affermazioni quantomeno azzardate – spiega Franco Rolandi – nel momento in cui ha dichiarato che “Neanche un euro è stato tagliato al Fondo spettante all’Abruzzo”.  In realtà la Regione Abruzzo, a partire dal 2014, in coincidenza quindi con l’attuale legislatura regionale, ha drasticamente ridotto le risorse destinate al Fondo Unico regionale del trasporto pubblico locale passate da € 187.035.250,14 (dato 2014) a € 177.376.592,55 (dato 2018) con una riduzione strutturale annua di oltre 10 mln di € imputabile per un 60% a tagli attribuibili alla Regione e per il restante 40% al Governo italiano e alle minori risorse provenienti dal Fondo nazionale trasporti”.

ps: Tutto quanto fa spettacolo. Anzi, campagna elettorale.