Il distacco-farsa, show e malori


protagonista proprio il governatore Luciano D'Alfonso, che martedì ha inviato una lettera all'ad di Ferrovie dello Stato per chiedere il distacco alla Regione di Antonelli


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
15/02/2018 alle ore 10:11

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Si presenterà questa mattina nella sede della Regione Abruzzo. Per prendere possesso del suo ufficio, dice Marcello Antonelli. Una boutade, certo, ma lo farà, almeno per vedere l’effetto che fa.
E’ una specie di farsa quella andata in onda in questi giorni, protagonista proprio il governatore Luciano D’Alfonso, che martedì ha inviato una lettera all’ad di Ferrovie dello Stato per chiedere il distacco alla Regione di Antonelli, dipendente delle Fs ma soprattutto capogruppo  di Forza Italia in Comune e suo instancabile oppositore, per monitorare gli investimenti del Masterplan. Una lettera che è una risposta all’interrogazione con cui Antonelli aveva puntato il dito sul contratto ad hoc confezionato per la segretaria di Dalfy Marianna Di Stefano, il cui stipendio è stato dato in carico al Comune di Pescara perché la Regione non può rinnovarle il contratto a causa della mancata approvazione dei consuntivi.

Insomma, se Fs dovesse dare l’okay, il consigliere azzurro si troverebbe nella stessa identica posizione di Marianna, ed è questo l’obiettivo di Dalfy: chiudergli la bocca e depotenziare una possibile inchiesta sul contratto di favore alla segretaria.
Ma Antonelli intende andare a fondo: ieri mattina in Commissione consiliare a Pescara ha avuto un malore, così dice, e si è fatto visitare dalla consigliera-dottoressa Tiziana Di Giampiero e malori hanno accusato anche i suoi familiari, compresa l’anziana mamma, alla semplice lettura della notizia.

Quella di Dalfy è

“una Carnevalata in piena regola che, purtroppo, rispecchia il clima goliardico e disimpegnato che permea la Presidenza della Regione Abruzzo dal 2014 in poi. Non c’è altro modo per definire l’ultima boutade del governatore D’Alfonso circa un mio presunto personale ‘distacco’ in Regione dall’Ente Ferrovie dello Stato Spa, di cui sono dipendente -scrive Antonelli – Una carnevalata, quella del governatore, che evidentemente non conosce il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che non sa neanche che oggi non sono più in servizio ad Ancona, ma mi trovo a Pescara, ma che un po’ mi spiace pure di non poter accontentare, visto che, come nono livello, passare in Regione mi permetterebbe di monitorare, come diretto superiore, sia il nuovo incarico della dirigente di Segreteria Marianna Di Stefano, nuova responsabile del monitoraggio degli investimenti fatti su Pescara, e anche il lavoro del dipendente Enzo Del Vecchio, il cui livello professionale B3, in Ferrovie, corrisponde a quello dell’Operatore generico”.

Andrà a fondo, aggiunge, con la denuncia alla Corte dei Conti e con una richiesta di danni morali e materiali al governatore, “che ha dato dimostrazione di una cascetta carnevalesca”.
Questa mattina in ogni caso si presenterà in viale Bovio. Chiede una cosa, provocatoriamente, Antonelli: che Dalfy gli cambi incarico, e invece del monitoraggio delle infrastrutture gli affidi l’edilizia, i cambi di destinazione d’uso e la sanità privata.
ps: Dove ci sarebbe molto da monitorare, altro che infrastrutture.