Infornate elettorali e assunzioni ad orologeria: Abruzzo docet?


La denuncia è del sindacato trasporti della Cgil, una vergogna ampiamente prevista e ampiamente annunciata



Sotto a chi tocca. Non bastava una Regione in campagna elettorale permanente, perché da agosto 2017 cioè dalla zona referendum fino a oggi non si parla d’altro, ma eccole puntuali le assunzioni a orologeria. La denuncia è del sindacato trasporti della Cgil, una vergogna ampiamente prevista e ampiamente annunciata. E puntualmente attuata: tanto i cittadini abboccano, e tutto fa brodo. Anzi, voti.

Eccole qui, le assunzioni definite “mance elettorali” dalla Cgil: la Tua assume autisti e personale di personale di officina ma siccome non basta, ecco spuntare anche i bandi per tre nuovi dirigenti e personale amministrativo. Ad uso e consumo delle candidature: d’altronde Luciano D’Alfonso dedica ben tre post con tanto di video alle assunzioni dell’azienda di trasporto regionale, con primi piani dedicati a se stesso e al fido Camillo D’Alessandro. Più chiaro di così.


Una precisa strategia elettorale, così come una volta si distribuivano buoni benzina adesso si annunciano posti di lavoro. Posti di lavoro che in molti casi non potranno essere assegnati, come quelli relativi al bando di mobilità interna a tempo pieno, ufficializzato qualche giorno fa dalla Regione Abruzzo.
Propaganda e niente più: sulle assunzioni c’è il divieto assoluto della Corte dei Conti, un divieto determinato dalla mancata adozione dei consuntivi, che la Regione non è stata ancora capace di approvare. Propaganda ma anche speculazione: perché, come dice il presidente della commissione di vigilanza Mauro Febbo, in questo modo si specula sulla fame di lavoro che c’è in Abruzzo. Così si creano false aspettative, speranze inutili, illusioni, nei candidati e nelle famiglie. Una vergogna che catapulta l’Abruzzo indietro di vent’anni, e Remo Gaspari al confronto era un santo.

Il bando prevede la possibilità di spostamento per 64 dipendenti pubblici inquadrati in categoria e profilo identico a quello del posto che si intende ricoprire: in ballo, in totale, ci sono 16 procedure di mobilità volontaria esterna. A concorso ci sono 6 posti da dirigente amministrativo contabile e 2 posti da dirigente tecnico nei dipartimenti della Giunta regionale ma anche 9 posti per Specialista Amministrativo, 14 specialisti economisti, 6 assistenti informatici.

Poi ancora un posto da funzionario esperto farmacista al dipartimento per la Salute. Ci sono 3 posti presso il soggetto aggregatore: un avvocato, un ingegnere e un economista, un esperto economista serve anche al Dipartimento di Presidenza e rapporti con l’Europa e al dipartimento Opere Pubbliche, invece, c’è spazio per 9 specialisti ingegneri e altri 6 specialisti ingegneri ambientali, 1 specialista biologo, 2 specialisti geologi, 2 ecologi. Infine 2 specialisti ingegneri anche al dipartimento Infrastrutture e Trasporti.

Una vergogna, proprio così. La Corte dei Conti ha ribadito di recente che c’è il divieto assoluto di “procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, assunzioni di personale a tempo indeterminato (ivi compresa la mobilità tra amministrazioni), a tempo determinato/flessibile et similia nonché a riguardo ai comandi, ai distacchi, anche in riferimento ai processi di stabilizzazione in atto”.

Ma ciò che fa indignare di più sono proprio le assunzioni alla Tua:

“Le “mance elettorali” continuano ad imperversare nella societa’ regionale di trasporto e vengono paradossalmente annunciate  nello stesso giorno in cui la politica regionale ha disertato la riunione della commissione di vigilanza in programma all’Aquila in mattinata – scrive la Fila Cgil – e che avrebbe dovuto ascoltare le parti sociali e i rappresentanti delle imprese di trasporto locale sulla drammatica carenza di risorse nel settore dei trasporti (- 45 milioni di euro negli ultimi quattro anni) e sulla mancata attuazione di importantissime riforme attese da anni nel settore (biglietto unico, servizi minimi, prit, valorizzazione  delle aree interne ecc.ecc.)”.

ps: 45 milioni di euro in meno negli ultimi quattro anni, ma più assunzioni per tutti (e più voti per i candidati Pd).

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