Russiagate: gli avvocati di Trump contrari alla sua testimonianza

Procedono le indagini nell'ambito dell'inchiesta Russiagate. Secondo il New York Times, i legali che assistono Donald Trump avrebbero consigliato al presidente di non comparire a testimoniare davanti al procuratore Robert Mueller .

Il timore degli avvocati è che il leader della Casa Bianca possa cadere in contraddizioni o false dichiarazioni tali da comportare l'accusa di aver mentito. Una decisione scomoda per The Donald che, da qualunque prospettiva, rischia di minare ulteriormente il già fragile equilibrio.

Un eventuale rifiuto infatti potrebbe implicare l'obbligo di comparizione davanti a un grand jury, ipotesi che a sua volta aprirebbe un lunghissimo scontro legale fino alla Corte Suprema. Non presentarsi, del resto, avrebbe riscontri negativi anche sul piano politico, andando ad alimentare la tesi delle collusioni tra la campagna elettorale del presidente e il Cremlino.

Nello specifico i legali John Dowd e Jay Sekulow sono convinti che Mueller non abbia lo status giuridico per interrogare Trump e che, in ogni caso, il presidente americano abbia agito nel pieno rispetto della legalità.