Cavatassi, chi è l'italiano condannato a morte in Thailandia




Categoria: ESTERI
05/02/2018 alle ore 14:19



Si è sempre dichiarato innocente Denis Cavatassi, l' imprenditore di Tortoreto in carcere in Thailandia dal 2011 con l'accusa di essere il mandante dell'omicidio del suo socio Luciano Butti. I due gestivano insieme un ristorante nel Paese del sud-est asiatico.

Per il 50enne italiano è arrivata ora la conferma della massima condanna, così come accaduto in primo grado: pena capitale.

"In questi mesi di inferno ho acquisito la consapevolezza che l'essere umano è dotato di una forte capacità di sopravvivenza molto forte" scrive Denis in una delle sue lettere.  "Per non impazzire, mi sono rifugiato nei libri, nella speranza di ricerca di un barlume di calore sociale. L'istinto di autoconservazione ha acuito, però, con il passare del tempo, le mie capacità intellettive, predisponendomi alla sopravvivenza pura. Il pensiero e la voglia di riabbracciare la mia piccola Asia e la mia famiglia in Thailandia e in Italia, i miei amici che non mi hanno mai abbandonato mi danno la forza di andare avanti e la speranza che la giustizia faccia luce sulla mia innocenza. L'amore mi salva e mi da la forza di andare avanti e non perdere la testa e la speranza".

Il caso è finito sui banchi del Senato, attraverso un'interrogazione che ha ricostruito l'intricata vicenda giudiziaria: “In questi anni Denis Cavatassi ha sempre respinto ogni accusa -ha ribadito il senatore Luigi Manconi- lamentando numerose e reiterate violazioni del diritto a un equo processo e a una detenzione rispettosa della dignità della persona”. 

Al momento le speranze di assoluzione dipendono unicamente dal processo d'appello.