I grillini d'Abruzzo anticipano il Carnevale con Di Nicola: la versione di Delfino


"Il loro candidato accusò ingiustamente il Presidente della Repubblica, amico dell'Abruzzo, Giovanni Leone, costringendolo alle dimissioni"



Categoria: ABRUZZO
02/02/2018 alle ore 15:29

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Riceviamo e pubblichiamo:

 

Di Raffaele Delfino

I grillini abruzzesi anticipano il Carnevale festeggiando la candidatura al Senato del giornalista Primo Di Nicola, da loro considerato “un esempio di giornalista con la schiena dritta, libero e imparziale”.

Gli orfani di Beppe Grillo, che li ha lasciati deluso dall’opportunismo spregiudicato di Di Maio, sono giovani, non hanno studiato molto e non hanno memoria storica.

Altrimenti saprebbero che il loro candidato accusò ingiustamente il Presidente della Repubblica, amico dell’Abruzzo, Giovanni Leone, costringendolo alle dimissioni.

Nel suo libro “Orgoglio e Vitalizio” è lo stesso Di Nicola a vantarsene: “Autore di grandi inchieste su terrorismo, mafia, servizi segreti e politica, nel 1978 sono stato uno dei protagonisti della campagna che portò alle dimissioni del Presidente della Repubblica Giovanni Leone”.

Ma il giornalista di Castellafiume non dice che anni dopo si scoprì che di quell’inchiesta era rimasta una montagna di pettegolezzi al punto che l'Espresso e il Partito Radicale dovettero chiedere scusa: “Nel giorno del suo novantesimo compleanno, l’ex Presidente della Repubblica Giovanni Leone viene riabilitato da due dei promotori della campagna che, nel 1978, lo costrinsero a dimettersi. Emma Bonino e Marco Pannella, chiedono scusa a Giovanni Leone (Corriere della Sera del 3 Novembre 1998 pag.1)”.

Ma il giornalista di Castellafiume non chiede scusa e giura amore ai grillini con la stessa passione che un tempo dedicò al democristiano di destra Mariotto Segni.

E’ Carnevale ma Di Nicola non è una “Maschera di ferro”. Ma solo, politicamente parlando, un ferro arrugginito.

On.le Raffaele Delfino

 

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