Regno Unito, May alla resa dei conti col suo Partito conservatore dopo il disastroso risultato elett




Categoria: ESTERI
12/06/2017 alle ore 12:25



Londra, 12 giu 11:31 - (Agenzia Nova) - La premier del Regno Unito, Theresa May, riferisce il "Financial Times", affronterà oggi la resa dei conti con i neoeletti deputati conservatori, nel disperato tentativo di mantenere la sua posizione dopo le elezioni anticipate della scorsa settimana, nelle quali ha perso la maggioranza assoluta. George Osborne, figura di spicco dei Tory, ex cancelliere dello Scacchiere e direttore del quotidiano "Evening Standard", l'ha definita "una morta che cammina". Diversi segnali inducono a pensare a una ripresa della guerra civile all'interno del Partito conservatore sulla politica europea. Intanto, May continua a trattare col Partito unionista democratico (Dup) dell'Irlanda del Nord, che dispone di dieci seggi alla Camera dei Comuni, utili ad arrivare a una risicata maggioranza (di due seggi); l'accordo sembrava cosa fatta, invece non è ancora stato concluso. May ha ribadito di voler andare avanti col suo lavoro. Nella stessa direzione le dichiarazioni di questa mattina del segretario per l'Uscita dall'Unione Europea, David Davis, che ha tentato di difendere la Brexit "dura" sostenendo che i due partiti maggiori, Tory e Labour, hanno entrambi preso posizione nella campagna elettorale per l'uscita dal mercato unico e per il controllo dell'immigrazione. Il segretario agli Esteri, Boris Johnson, ha negato di voler prendere il posto della premier. May ha apportato pochi cambiamenti alla sua squadra: la prevista estromissione del cancelliere dello Scacchiere, Philip Hammond, non c'è stata; Michael Gove torna come segretario all'Ambiente; la nomina più rilevante, tuttavia, è quella dell'europeista Damian Green come primo segretario di Stato. Le scelte fatte, soprattutto quella di Green, fanno ipotizzare un arretramento rispetto alla linea della Brexit "dura", alla quale, del resto, si oppongono anche gli unionisti con i quali sono in corso le trattative. È improbabile che l'accordo col Dup porti a un esecutivo di coalizione: l'ipotesi è un'intesa di "confidence and supply", letteralmente "fiducia e offerta", che permetterebbe di far nascere un governo di minoranza. Il primo ministro dell'Irlanda, Enda kenny, ha espresso preoccupazione per l'impatto dell'eventuale alleanza sull'Accordo del Venerdì Santo.

 © Agenzia Nova - Riproduzione riservata