Il futuro della cooperazione italiana: cosa ha detto il sindaco di Chieti alla Conferenza di Roma?


"Come sindaci siamo abituati a risolvere i problemi e far crescere il territorio. Senza l'impegno delle Comunità locali gli obiettivi dell'Agenda internazionale 2030 non possono realizzarsi"



Il Sindaco di Chieti Umberto Di Primio in qualità di vicepresidente Nazionale ANCI -Associazione Nazionale Comuni Italiani, questa mattina è intervenuto all’Auditorium del Parco della Musica di Roma alla "1ª Conferenza Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo".

All’evento, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, hanno partecipato tantissimi ospiti provenienti da tutto il mondo per contribuire al tema “Novità e futuro: il mondo della Cooperazione Italiana”.

Il meeting si è aperto con i saluti istituzionali da parte del Ministro degli Esteri Angelino Alfano, il Segretario Generale del Maeci Elisabetta Belloni e il Presidente della Repubblica Centrafricana, Faustin Archange Touadera. A seguire i contributi dei Ministri Carlo Calenda e Gian Luca Galletti, del Presidente della Società “Dante Alighieri” Andrea Riccardi, già Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’integrazione; del Commissario Europeo per la Cooperazione allo Sviluppo Neven Mimica; del Ministro delegato al Budget della Repubblica del Senegal Birima Mangara; della Vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, già rettrice dell’Università per stranieri di Siena.

Domani l’incontro proseguirà con l’apporto dei rappresentanti di Enti, dirigenti ministeriali, docenti universitari, esperti dal campo, imprese, testimonial e ospiti del mondo della cultura per capire quanto la cooperazione crei opportunità di crescita e lavoro per tutti.

“Con il programma Municipi senza frontiere - ha spiegato Di Primio - l’Anci ha aperto nuovi canali di comunicazione tra le istituzioni e le società civili di Paesi diversi, coinvolgendo municipalità italiane e straniere in progetti di cooperazione per uno sviluppo intelligente e sostenibile. Nell’ambito di questo programma sono previsti interventi di per far crescere la capacità di gestire la cosa pubblica in settori delicati come il sistema educativo e scolastico, la protezione civile, la raccolta dei rifiuti o l’illuminazione pubblica in Siria, Libia e Burkina Faso”.

Il sindaco teatino ha ricordato poi il contributo che i Comuni hanno portato nella risposta al bando Aics Promozione dei partenariati territoriali 2017 “dove sono stati 14 i Comuni a rivestire il ruolo di capofila su 22 iniziative finanziate e destinate alla Palestina, il Senegal, la Tunisia, il Burkina Faso, il Mozambico, il Congo, il Niger, la Birmania e la Bolivia. I settori di intervento che hanno catturato i finanziamenti sono lo sviluppo urbano sostenibile, job opportunites e coesione sociale, sviluppo economico locale, migrazione e sviluppo, ambiente ed energia, agricoltura, inclusione sociale e formazione”.

Il primo cittadino si è soffermato poi sul ruolo dei sindaci: “siamo abituati a risolvere i problemi e far crescere il territorio, migliorarne le opportunità di sviluppo senza troppi mezzi. Questa esperienza quotidiana è la ricchezza delle comunità e il punto di arrivo delle politiche di sviluppo immaginate dai Governi internazionali e regionali e da quello nazionale: senza l’impegno delle Comunità locali gli ambiziosi obiettivi dell’Agenda internazionale 2030 non possono realizzarsi. La cooperazione – ha concluso Di Primio- in reti regionali o nazionali, quali Agenda 21, Borghi più belli o europee come Eurocities e Urbact, o internazionali come Med cities, è un impegno costante delle nostre città e si rinnova costantemente con l’adesione a accordi tematici quali il Patto dei Sindaci per il clima e l’energia, il Patto sulle politiche alimentari urbane lanciato durante l’Expo”.

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