Rigopiano, ecco il nuovo esposto sulla spa


Firmato dall'associazione Acqua bene comune onlus, mette il dito nella piaga della sdemanializzazione dell'area dell'albergo


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
18/01/2018 alle ore 22:36

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C’è un nuovo esposto alla procura della repubblica sull’Hotel Rigopiano, firmato dall’associazione Acqua bene comune onlus, che mette il dito nella piaga della sdemanializzazione dell’area dell’albergo.

Secondo Paolo Carsetti e Augusto De Sanctis che firmano l’esposto, la sdemanializzazione dell’area su cui sorgevano albergo e centro benessere, è del tutto diversa da quella che è stata oggetto di un’indagine della procura di Pescara nel 2010 e che si è conclusa con l’assoluzione degli imputati.

Ci sono atti connessi ad un’occupazione abusiva poi sanata nel 2008 (con diverso procedimento) di circa 1700 mq su cui era stata realizzata una semplice recinzione da cantiere. Sia nel primo esposto che qui, invece, l’associazione parla della sdemanializzazione, avvenuta nel 2007, dell’area in cui è stato edificato il Centro Benessere e in cui sorgeva l’Albergo stesso.

Inoltre il 20 febbraio 2007 veniva avviata la procedura per la variante al rg per la realizzazione del Centro Benessere, con richiesta di cambio di destinazione urbanistica dell’area, da “agricola” a “turistica” e convocazione della Conferenza dei Servizi.

Ma negli atti del Comune, di centro benessere non si parla quasi mai. E l’area viene sdemanializzata considerandola in tutto e per tutto “agricola”nonostante fosse stato già completato il percorso per la trasformazione in “turistica”.

Secondo l’associazione, non poteva proprio essere effettuata la sdemanializzazione per il Centro benessere, cosa che avrebbe avuto ovvie conseguenze su tutta la procedura di variante al Prg, che fu svolta senza che il proponente avesse titolo sui terreni sui quali costruire la Spa.

La questione, una volta emersa, sarebbe stata esiziale per il procedimento, che invece finì in una bolla di sapone. In secondo luogo, la sdemanializzazione è stata e ettuata a posteriori rispetto al procedimento urbanistico/edilizio, con un’inversione procedimentale quasi sicuramente illegittima.

Infine, l’esposto rilancia il problema del mancato intervento degli elicotteri dell’esercito, trattato dal Tgr in un servizio di Ezio Cerasi e pone interrogativi sulle responsabilità della Regione.

 

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