Bussi, che si dice sull'incontro a Roma tra D'Aprile e Bentivoglio (altra partita di giro?)


E' trascorso quasi un anno dall'aggiudicazione provvisoria dei lavori dal valore di 50 mln sulla discarica più grande d'Europa



Vicini alla svolta per l’avvio dei lavori di bonifica della discarica più grande d’Europa (a Bussi sul Tirino)?Forse sarà decisivo per il tormentato iter del bando di gara, dal valore di 50 milioni di euro, l’incontro che si terrà in questi giorni a Roma tra il dirigente del Ministero dell'Ambiente Laura D'Aprile e il responsabile unico del procedimento di gara (Rup) Enrico Bentivoglio.

È ormai trascorso quasi un anno dal 3 aprile 2017, quando la commissione giudicatrice presieduta da Pasquale De Lise, ha affidato in via provvisoria i lavori al raggruppamento di imprese guidato dal colosso belga Dec-Deme e composto da Safond Martini Srl, Elios Ambiente Srl, Sidra Società italiana dragaggi Spa e Cooperativa San Martino soc.coop.

Da allora, in tempi rapidi, vista l’urgenza dichiarata da tutti, entro il mese di maggio si attendeva l'aggiudicazione definitiva, che non è arrivata. Nonostante sia stato espletato anche il passaggio delle aree inquinate dalla Solvay al Comune di Bussi, propedeutico alle attività di bonifica.

"Il rup e la sua struttura presso il Provveditorato interregionale ai Lavori pubblici stanno effettuando tutti i controlli di legge per l'aggiudicazione definitiva – spiegava all’inizio della scorsa estate la D’Aprile-.Controlli che comprendevano tutto, anche le eventuali notizie che circolavano su una delle aziende della cordata, in forti difficoltà economiche.

La gara era stata bandita dal commissario governativo Adriano Goio nel dicembre 2015, ma non è mai stata conclusa, anche per il complesso passaggio di consegne tra l'ufficio commissariale rimasto senza guida a causa della scomparsa di Goio nel marzo 2016, e il ministero dell'Ambiente che ha assunto la responsabilità diretta delle attività di risanamento, affidando l’incarico ad agosto dello stesso anno proprio alla dirigente D'Aprile.

Il vero problema di Bussi, tuttavia, rimane: la magistratura non ha trovato nulla da dire su 10 anni di inadempienze e ritardi e la Provincia, finora, non è stata in grado di pronunciarsi sulll'identificazione del soggetto responsabile dell’inquinamento. Un compito che l’ente pubblico ha per legge”, da quando cioè nel 2006 è stata introdotto il nuovo Testo Unico ambientale. La norma infatti prevede che “la provincia si attivi, sentito il comune, per l'identificazione del soggetto responsabile al fine di dar corso agli interventi di bonifica”.

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