Come sta in salute la salute dei lavoratori? Il punto della triplice d'Abruzzo e Molise


A Pescara l'assemblea unitaria di Cgil, Cisl e Uil punta a rilanciare l'azione sindacale a tutti i livelli (con il coordinamento unitario)



Come sta in salute la salute dei lavoratori? Il punto della triplice d'Abruzzo e Molise per rilanciare il tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro nell’azione sindacale quotidiana a tutti i livelli. È l’obiettivo del Coordinamento unitario su Salute e Sicurezza sul Lavoro che a tal fine ha sottoscritto il Documento il 15 giugno 2017.

Sarà infatti Il tema "salute, sicurezza e ambiente" a costituire il perno del dibattito nazionale e territoriale, nella contrattazione collettiva e nelle fasi di confronto con le controparti e le istituzioni.

Il documento condiviso costituisce il punto di partenza su cui articolare il percorso di avvicinamento all’assemblea nazionale su Salute e Sicurezza, che si svolgerà il prossimo 18 gennaio 2018 a Mestre (VE), e prevede una fase di confronto diretto tra gli RLS nelle assemblee regionali di approfondimento e preparazione ai temi del dibattito Nazionale.
L’iter individuato vede il coinvolgimento diretto delle categorie e delle confederazioni regionali con il supporto delle rispettive strutture nazionali. Ogni assemblea regionale sarà presenziata da uno dei Dipartimenti Nazionali di CGIL CISL e UIL per l’illustrazione del documento Nazionale e vedrà la partecipazione di un Segretario Confederale.

Pescara l’assemblea unitaria di Abruzzo Molise alla presenza del Dipartimento Nazionale Salute e Sicurezza Ambiente della CISL e il Segretario Confederale CISL con delega alla Sicurezza Angelo Colombini.

 

INNOCENZI (CGIL)

A presiedere il dibattito la segretaria regionale Cgil Abruzzo Rita Innocenzi: “Si tratta di una campagna che abbiamo tenuto in tutta Italia, e stiamo svolgendo assemblee regionali ovunque: non sono appuntamenti formali, ma un richiamo all’attenzione di un mondo che deve diventare culturalmente e sostanzialmente la priorità del Paese -spiega Innocenzi-. Nel corso degli ultimi anni abbiamo speso denunciato come il mondo del lavoro stesse vivendo una svalorizzazione, ebbene questa tendenza si deve assolutamente invertire. Bisogna investire sul capitale umano e sul valore delle persone che in carne ed ossa svolgono attività lavorative”.

La numero uno di Cgil Abruzzo osserva come si conoscono bene i dati, le modalità e i settori maggiormente a rischi, ma non sia sufficiente un investimento fatto solo di normative: “Bisogna intervenire a livello di sistema- Paese – inclaza Innocenzi- e bisogna puntare all’esigibilità delle norme”.

 

NEGRI (INAIL)

A presentare il rapporto annuale regionale Inail relativo all’anno 2016 è intervenuto il dott. Nicola Negri, direttore dell’INAIL Abruzzo.

“Il rapporto regionale Abruzzo 2016 presenta in sintesi l’andamento dei dati statistici relativi al portafoglio gestionale dell’Istituto, agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali. Nel 2016 risultano attive 92.500 posizioni assicurative territoriali relative alla gestione industria e servizi, pari al 2,42% delle posizioni assicurative censite dall’Inail a livello nazionale, con una riduzione rispetto al 2015 pari all’1,03%. Le masse denunciate soggette a contributo Inail ammontano a oltre 5,6 miliardi di euro, corrispondenti all’1,61% del dato nazionale - esordisce Negri-.

Aumentano gli importi dei premi sia incassati, sia accertati che, nel 2016, rappresentano, in entrambi i casi, quasi il 2% del totale.

I dati delle indennità relative agli infortuni mostrano un andamento decrescente, in linea rispetto al trend degli anni precedenti. Gli indennizzi in capitale per le malattie professionali erogati nella regione sono pari al 7,47% del totale nazionale (10.599). Le rendite gestite nel corso dell’anno nella regione sono 25 mila 072, di cui 764 di nuova costituzione - prosegue il direttore generale-.

Rispetto al 2014, le rendite gestite risultano diminuite del 4,92%, quelle di nuova costituzione dell’1,8%.

L’andamento del numero di infortuni denunciati a livello regionale e nazionale risulta decrescente rispetto al 2014. Nella regione Abruzzo sono state registrate 14.636 denunce nel 2016, con una diminuzione dell’1,93% rispetto all’anno precedente e una diminuzione del 6,91% rispetto al 2014".

Dalla relazione Inail emerge, inoltre, che le denunce di infortunio in occasione di lavoro sono state 12806 (-7,87% nel triennio), 1830, pari al 12,5% del totale, hanno riguardato invece gli infortuni avvenuti in intinere.

I casi di infortunio con esito mortale denunciati nel 2016 sono stati 30; 130 i casi rilevati a livello nazionale. gli infortuni sul lavoro hanno causato 327.440 giornate di inabilità con costo a carico dell’Inail, che rappresentano il 2,72% del dato nazionale.

Le malattie professionali denunciate in regione nel 2016 sono state 4.815, con un decremento nel triennio di oltre il 9%. A livello nazionale si è registrato, invece, un aumento del 5,01%.

L’Inail, si legge nel documento, ha riconosciuto la causa lavorativa in 1493 casi, pari al 6,93% del dato nazionale. I lavoratori deceduti per malattia professionali sono stati 5, in diminuzione rispetto al 2014 (91 casi). Nel 2016 l’Inail ha erogato nella regione 54.916 prestazioni per “prime cure”, con un aumento del 2,38%rispetto all’anno precedente e una diminuzione rispetto al 2014 (-4,54%).

"Le attività svolte dall’Inail in tema di accertamenti ispettivi, inquadrate in un processo di controllo e valutazione del rischio - conclude la relazione- hanno consentito nel 2016 di verificare 278 aziende; di queste, 249 sono state non regolari. Complessivamente, i premi omessi accertati ammontano a circa2,1 milioni di euro, pari al 25,79% in meno rispetto al 2015. A fronte delle 3076 richieste, sono stati erogati 2025 servizi di omologazione e certificazione, con un fatturato complessivo di 233mila euro”.

Negri rivolge un pensiero anche alle vittime di Rigopiano e, a margine del convegno, riferisce a ImpaginatoQuotidiano di essere dispiaciuto per quanto accaduto ad alcuni di loro.

“Ho letto sui giornali che sono state spese brutte parole nei confronti dell’Inail, perché dicono che non abbiamo riconosciuto la rendita superstiti, ma purtroppo in alcuni casi non si è verificata la condizione legislativa che permetteva di riconoscerla. È una sconfitta anche per noi. Mi preme sottolineare che tutti i defunti dell’hotel di Rigopiano sono per noi rappresentanti dell’Inail vittime sul lavoro”.

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