Ciao Daniele (a pochissimi giorni dal suo capolavoro di politica e diplomazia)


Ci lascia un'eredità il cui valore apprezzeremo nel tempo: la fusione delle due Camere di commercio in un unico


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
07/01/2018 alle ore 09:38

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La morte se l’è preso a 63 anni, in un giorno di festa, strappandolo alla sua famiglia e ai suoi amici. E già basterebbe a rendere atroce la scomparsa di Daniele Becci. Per essere più crudele, però, la morte gli ha presentato il conto appena sette giorni dopo la plebiscitaria elezione a primo presidente della Camera di commercio unica Chieti Pescara, il capolavoro di politica e diplomazia al quale Becci ha dedicato gli ultimi due anni della sua breve vita e chissà quanta parte della sua salute.

La vita pubblica abruzzese perde un protagonista appassionato, Pescara perde un interprete genuino della sua way of life, generoso, intraprendente, visionario.

Ci lascia un’eredità il cui valore apprezzeremo nel tempo: la fusione delle due Camere di commercio in un unico ente che balza al posto numero dieci in Italia è il primo esempio riuscito di razionalizzazione dei sistemi di governo locale, in una regione plurale, paralizzata dalla trappola delle identità e dai fiumi di chiacchiere su super ospedali e nozze possibili tra Province, Università, Prefetture, Tribunali, persino Comuni.

Un esempio virtuoso che da domani sarà impossibile ignorare. Un invincibile, un ragazzo dalla battuta pronta, che sapeva stemperare ruvidezze e ostilità.

 

 ps: eravamo cresciuti insieme. Quanto ci mancherai, Daniele.

 

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